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Gli ozi di Ercole. Materia e corpi tra antico e moderno

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Fortemente voluto dal direttore del Parco Archeologico di Ercolano, Francesco Sirano, che ne ha affidato la cura a Gennaro Carillo, โ€œGli ozi di Ercole. Materia e corpi tra antico e modernoโ€ รจ un ciclo di incontri che porteranno a Ercolano, nellโ€™arco di un mese, dal 9 settembre al 16 ottobre, protagonisti della cultura e dello spettacolo italiani. Un invito, reso possibile anche grazie al contributo della Regione Campania, a condividere e rivivere gli spazi del Parco, insieme a quelli della nostra cultura.

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Motivo conduttore del ciclo โ€“ corollario di due mostre importanti promosse dal Parco, rispettivamente dedicate ai legni e al cibo โ€“ sarร  la cultura materiale, indagata nei suoi aspetti antropologici, storici, filosofici e soprattutto come elemento costitutivo dellโ€™immaginario occidentale. Il tema della materia e del corpo offrirร  lo spunto per una riflessione piรน ampia sulla questione del desiderio e dellโ€™appetito, anzi degli appetiti, in un andirivieni costante tra antico e moderno e unโ€™attenzione peculiare riservata allโ€™eros.

Di qui, un programma con una forte coerenza interna, in un luogo, la cittร  antica di Ercolano, in cui abbondano i segni perturbanti della vita quotidiana di due millenni fa.

Si comincia giovedรฌ 9 settembre con lโ€™antichista Laura Pepe, che parlerร  del modo in cui mangiavano gli antichi e in particolare delle rappresentazioni del cibo (su tutte, quella di Petronio nel Satyricon). Le farร  da contrappunto la lettura scenica di Anna Bonaiuto, tra le interpreti piรน raffinate e colte del panorama attuale.

Si prosegue sabato 11 settembre con un viaggio tra antropologia e archeologia della dieta mediterranea, condotto da due specialisti come Marino Niola ed Elisabetta Moro, di cui รจ in libreria e in edicola il volume โ€œBaciarsiโ€ (Einaudi/La Repubblica).

Sabato 18 รจ il turno di un duo dโ€™eccezione, formatosi per lโ€™occasione: Francesco Sirano, archeologo e direttore del Parco, dialogherร  con un chirurgo e storico della medicina, Gennaro Rispoli, sul piรน materico e corporale dei temi, le deiezioni, di cui Ercolano custodisce una testimonianza di formidabile valore. Dopo il bis di Laura Pepe, che, assieme a Valentina Carnelutti si confronta col tema dellโ€™eros, dei costumi e delle scostumatezze sessuali tra Ercolano e Pompei, si prosegue con uno dei pezzi forti del ciclo: Giovanni Bietti, musicologo, terrร  a Villa Campolieto una lezione/concerto sul barbaro appetito del don Giovanni di Mozart/Da Ponte, mito moderno per eccellenza e concentrato di desideri smodati, da quello sessuale a quello alimentare.

In continuitร  non solo cronologica, ma anche tematica, con don Giovanni sarร  la lezione, sempre inedita, che Corrado Bologna dedicherร  alle salsicce di Sancho e al tema del cibo nel โ€œChisciotteโ€ di Cervantes (tenendo presente la lezione di Massimo Mila, che assimilava Sancho a Sganarello/Leporello, servitore di don Giovanni).

A Ercolano, poi, la cittร  della Villa dei Papiri, culla della tradizione epicurea, non poteva mancare una lezione su Lucrezio. La terrร  uno specialista come Ivano Dionigi, al quale farร  da contrappunto la voce attoriale straordinaria di Massimo Popolizio. Il desiderio e il piacere, temi cruciali sia del pensiero antico sia di quello moderno, saranno trattati in una lezione preziosa da una delle voci piรน fresche e innovative della scena filosofica europea, quella di Ilaria Gaspari. Si continua con una lezione/spettacolo sul tema delle porte, metafora del passaggio al di lร  e della percezione di altri mondi: di scena una voce assai nota di Radio 3 e un volto diventato molto famoso durante i lunghi mesi di confinamento che abbiamo vissuto: Edoardo Camurri. Gran finale il 16 ottobre, con un incontro che fin dal titolo (Critica della ragion cuoca) si propone di mettere in questione lโ€™eccesso retorico che accompagna il cibo e le sue rappresentazioni: Edoardo Camurri e Marino Niola dialogheranno con unโ€™autoritร  indiscussa della cucina mondiale, come Alfonso Iaccarino.

I luoghi della rassegna saranno il Parco Archeologico di Ercolano, il Parco Maiuri e Villa Campolieto.

Il sistema di valori alla base della nuova identitร  visiva del Parco Archeologico di Ercolano ispira le diverse attivitร  di valorizzazione promosse nel corso del 2021, dando spunto anche alla rassegna โ€œGli ozi di Ercole. Materia e corpi tra antico e modernoโ€.

Il mito e la storia, il passato e il futuro, la ricerca e la valorizzazione, il territorio e la cittร  antica sono uniti simbolicamente nel segno del nodo di Ercole e trovano, ad esempio, concreta espressione nel racconto proposto ai visitatori del Parco durante le passeggiate serali estive, che rappresentano una suggestiva occasione per scoprire il mito dellโ€™eroe fondatore della cittร  attraverso le immagini e i riferimenti che accompagnavano ogni giorno la vita quotidiana degli antichi Ercolanesi, ispirando loro valori di coraggio, resilienza e solidarietร , attuali allora come oggi. Anche le mostre in corso di allestimento sono accomunate dalla volontร  di evidenziare i talenti passati e futuri di Ercolano, incentrate una sullโ€™arte della lavorazione del legno e della creazione degli arredi, lโ€™altra sul cibo e ai piaceri della tavola.


Articolo pubblicato il giorno 1 Settembre 2021 - 17:04


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