Napoli. Il sostituto procuratore di Napoli Gloria Sanseverino ha chiesto l’ergastolo per Vittorio Albano, ritenuto l’autore dell’omicidio di Gaetano Arrigo, il parcheggiatore abusivo ucciso il 17 giugno 2016 a Bagnoli perché si era rifiutato di pagare la tangente al clan D’Ausilio.
Pesanti richiesta sono state formulate anche per molti altri appartenenti al clan di Bagnoli: 18 anni di carcere per Felice D’Ausilio, 20 anni per Antonio D’Ausilio, 16 anni per Alessandro De Falco, 10 anni per Giuseppe De Falco, 12 anni per Biagio Ciccarelli, 8 anni per Eugenio Ciotola, 4 anni per Pasqualina Cirella, 3 anni per D’Alterio Concetta, 12 anni per Romualdo Diomede, 12 anni per Gaetano Fiorentino, 16 anni per Aniello Mosella, 4 anni per Gianluca Noto, 3 anni per Maria Poerio, 8 anni per Daniele Raiano, 5 anni per Grazia Sarnelli e 12 anni per Lucian Mihai Stanica.
L’omicidio di Arrigo avviene in piena faida tra il clan D’Ausilio e il gruppo malavitoso guidato da Alessandro Giannelli, arrestato alcuni mesi prima in una stazione di servizio dell’autostrada A1 mentre a bordo di un’auto si dirigeva a Nord per sfuggire alle forze dell’ordine che lo stavano cercando.
“Richieste di condanne più che giuste, solo con condanne severe e la certezza che esse vengano applicate fin in fondo si può contrastare in modo serio e deciso il fenomeno camorristico. La vicenda Arrigo è una palese dimostrazione del controllo che i clan esercitano sul business del parcheggio abusivo e che sono pronti a tutto pur di non perderlo perché fonte di grandi guadagni.
Per questo contrastando in maniera decisa il fenomeno dei parcheggiatori abusivi si va a colpire duramente la camorra, nei portafogli e nel controllo del territorio. Non è più tempo di tentennare, bisogna essere decisi” – ha dichiarato il Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli.
Articolo pubblicato il giorno 16 Settembre 2021 - 13:53