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La Divina Commedia per immagini. Settecento anni di iconografia dantesca

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Le piรน belle immagini della Divina Commedia in mostra a Napoli alla BIBLIOTECA NAZIONALE โ€œVITTORIO EMANUELE IIIโ€ da domenica 26 settembre ( GIORNATE DEL PATRIMONIO 2021). Una grande mostra che celebra lโ€™immaginario dantesco, ricco di suggestioni e allegorie, di simboli e luoghi fantastici, che ha da sempre attirato lโ€™interesse degli artisti.

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โ€œLa Divina Commedia per immagini. Settecento anni di iconografia dantescaโ€ , questo il titolo della mostra che documenta, in modo completo, ma sintetico, i momenti diversi della tradizione figurativa della Divina Commedia dal XIV ai giorni nostri. Un percorso ricco di seduzioni che accompagna il visitatore dalle ingenue miniature dei primi codici medievali, agli accurati disegni del Quattrocento, e delle prime edizioni a stampa, alle illustrazioni piรน famose come la pregiata edizione di Antonio Zatta (Venezia, 1757 -1758 Dedicata alla Sagra Imperial Maestร  di Elisabetta Petrowna imperatrice di tutte le Russie), lโ€™Atlante Dantesco di John Flaxman, le illustrazioni di Francesco Scaramuzza e quelle piรน celebri di Gustave Dorรฉ ( Parigi, Hachette 1861).

โ€œLโ€™ importante ed ampia presenza nelle raccolte della Biblioteca dellโ€™opera dellโ€™Alighieri- afferma il direttore della Biblioteca Nazionale di Napoli, Salvatore Buonomo – ci permette di offrire una rassegna sistematica dellโ€™iconografia della Divina Commedia e di seguirne lโ€™evolversi. Gli splendidi manoscritti della seconda metร  del Trecento e del Quattrocento testimoniano lโ€™impegno e lโ€™accuratezza che i disegnatori hanno dedicato fin dal primo momento ad illustrare la Commedia al pari dei testi sacri. La tradizione figurativa dantesca si sviluppa e inserisce in piena autonomia nellโ€™ambito delle correnti artistiche e del gusto del momento diventando una vera e propria forma di espressione del messaggio poetico e metaforico di Dante.โ€œ

Trai manoscritti esposti splendidi miniati, il piรน antico quasi coevo della Divina Commedia risalente alla seconda metร  del trecento presenta settantasei disegni a penna, talvolta leggermente coloriti in rosso, riconducibili alla cultura figurativa del periodo in Umbria. Riccamente miniato รจ un altro codice della fine 300 ed inizio 400 proviene dalla collezione del medico e bibliofilo Domenico Cotugno, e contiene il poema dantesco con il commento di Francesco da Buti che incornicia il testo. Appartiene alla collezione farnesiana, invece, Il manoscritto datato al 1411 con iniziali miniate: significativa quella posta ad apertura del Purgatorio che raffigura Dante e Virgilio sovrastati dalle anime purganti.

โ€œIllustrare la Divina Commedia รจ sempre stato un compito difficoltoso in cui in ogni epoca si sono cimentati artisti anche di chiara fama da Sandro Botticelli a Salvatore Dalรฌ, – aggiunge il direttore della Biblioteca Nazionale di Napoli, Salvatore Buonomo – ma la mostra al magnetismo scenografico abbina lโ€™emozione di offrire in visione autografi originali e esclusivi che documentano lโ€™interesse per lโ€™opera dellโ€™Alighieri da parte di autori come Leopardi e De Sanctis โ€œ.

Di Giacomo Leopardi sono esposte alcune pagine autografe dello Zibaldone e la canzone Sopra il monumento di Dante con note di pugno del poeta.

Tra le raritร  in mostra le tavole in rame di Giovan Giacomo Machiavelli, si tratta dei disegni originali realizzati da Machiavelli tra il 1806 e il 1807, che affiancano lโ€™edizione della Commedia curata da Filippo Machiavelli, apparsa a Bologna per Gamberini e Parmeggiani tra il 1819 e il 1821 con le 101 tavole dellโ€™incisore.


Articolo pubblicato il giorno 22 Settembre 2021 - 18:34


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