Foto comunicato stampa
Sant’Antimo. La Corte di Appello di Napoli ha rigettato il ricorso presentato dall’ex sindaco di Sant’Antimo Aurelio Russo avverso la decisione del Tribunale di Napoli Nord che il 22 settembre 2020 lo ha dichiarato incandidabile.
I giudici di secondo grado hanno rigettato anche l’istanza presentata da un altro ex amministratore dello stesso comune, Teresa Pedata, ex assessore al cimitero. Accogliendo il ricorso del Ministero dell’Interno e’ stata applicata nei confronti di Russo, di Pedata e di Ivana Tarantino (anche quest’ultima ex amministratore di Sant’Antimo) l’incandidabilita’ per due turni alle elezioni per la Camera dei Deputati, per il Senato, per il Parlamento Europeo e, in Campania, alle elezioni regionali, provinciali, comunali e circoscrizionali a partire dalla data di scioglimento del comune di Sant’Antimo (deciso per infiltrazioni della criminalita’ organizzata).
Russo, Pedata e Tarantino sono stati anche condannati al pagamento delle spese. Il collegio giudicante di Napoli Nord, il 22 settembre 2020, cosi’ come sostenuto anche dal Ministero dell’Interno, ritenne l’ex sindaco e gli ex assessore responsabili di non aver contrastato l’infiltrazione della camorra nel comune. Il Consiglio Comunale di Sant’Antimo venne sciolto dal Consiglio dei Ministri il 16 marzo 2020 su proposta del titolare del Viminale Luciana Lamorgese.
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