Sochi. Cento vittorie in 14 anni: Lewis Hamilton centra l’obiettivo al Gp di Russia e si conferma uno dei più grandi piloti di tutti i tempi.
La pioggia ha deciso una gara storica per Hamilton che ha strappato il primo possibile successo in Formula 1 al 22enne britannico Lando Norris, partito in pole position, centrando a 36 anni il centesimo successo in un Gran premio di Formula 1.
La gara rimarrà quindi nella storia, anche per il secondo posto conquistato da Max Verstappen, che era partito ultimo per cambio del motore e una penalizzazione e che resta incollato al pluricampione della Mercedes nella corsa al titolo mondiale.
Soddisfazione in casa Ferrari, per l’ottimo terzo posto di Carlos Sainz, partito secondo e capace di restare in testa nel primo quanto di gara, prima di cederlo all’arrembante Norris, il poleman di ieri.
“Uff, e’ stato un duro lavoro, uomo!” ha detto al team radio Hamilton dopo la bandiera a scacchi, ripensando alla cavalcata di 14 anni cominciata nel 2007 con un successo in Canada. Allora guidava una McLaren, come fa ora Norris, un talento che ha fatto di tutto per tardare ancora lo storico traguardo del maestro ed entrare nell’albo d’oro del Mondiale.
“C’e’ voluto molto tempo per arrivare a 100 vittorie e non ero sicuro che ci sarei mai arrivato. Sono felice per me e per il team – ha detto ancora Hamilton, quarto in griglia per due errori in qualifica -. Oggi non è stato facile. Ho perso molto terreno in partenza cercando di evitare problemi. Non sarebbe stato facile superare Lando che aveva un gran passo. La pioggia è arrivata al momento giusto e la squadra alla fine ha fatto la scelta giusta”.
Alle sue spalle ha ottenuto un grande risultato Verstappen, anche lui favorito in parte dalla bagarre finale sul bagnato ma comunque capace di recuperare ben 18 posizioni e soprattutto di restare attaccato ad Hamilton in classifica. Stava per imitarlo Charles Leclerc, partito al suo fianco e capace di risalire la corrente fino alla zona podio, ma un ritardo nel pit finale gli ha lasciato tra le mani una Ferrari ingestibile tra le pozzanghere, relegandolo al 15esimo posto. “La power unit nuova è stata sicuramente una cosa positiva per il team ma oggi non posso essere contento e adesso personalmente dispiace veramente tanto. Dopo una gara così, finire dove sono finito non è bello”, ha lamentato il monegasco.
“Oggi ho fatto un’ottima partenza, mi sono infilato dietro a Norris e sono andato a superarlo alla seconda curva. Nel finale, siamo riusciti a fare la sosta ai box al momento giusto e sono uscito in terza posizione, conquistando il podio”, ha detto invece Sainz.
Norris rimane il grande sconfitto di oggi, dopo una gara condotta con bravura, un eccesso di fiducia e una scommessa sbagliata sull’intensità della pioggia arrivata cinque giri dalla fine, è stato costretto a rimanere in pista troppo a lungo mentre gli altri, Hamilton in testa, si sono protetti subito montando le gomme intermedie.
La sua McLaren ha chiuso così al settimo posto, mentre il compagno di squadra Daniel Ricciardo, autore di una gara molto più anonima, si è preso il quarto posto.
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