Sono venti i capoluoghi di provincia coinvolti nella tornata amministrativa 2021: tra questi sei città sono anche capoluogo di Regione (Bologna, Milano, Napoli, Roma, Torino e Trieste). In Campania votano quattro capoluoghi di provincia (Napoli, Benevento, Caserta e Salerno), due in Lombardia (Milano, Varese) e nel Lazio (Roma e Latina).
Andranno alle urne 137 Comuni con più di 15mila abitanti (sui 1.348 totali), di cui 1.157 di Regioni a statuto ordinario e 191 a statuto speciale. Si vota in due metropoli con più di un milione di abitanti (Roma 2,3 e Milano 1,2 circa) e in altre due che sfiorano il milione (Napoli 962 mila) e Torino (872). I piccoli Comuni fino a 3mila abitanti saranno solo 708.
Questi alcuni aspetti dell’indagine dell’Anci sui dati del Viminale sulle elezioni di domenica 3 e lunedì 4 ottobre: l’eventuale ballottaggio – domenica 17 e lunedì 18 ottobre – è previsto solo nei 137 centri con più di 15 mila abitanti. Nel complesso sono chiamati alle urne 13.106.451 elettori, la maggior parte nel Lazio (poco più di 3 milioni) seguito da Lombardia (2.268.617) e Piemonte (1.189.788).
La Lombardia è la Regione con il più alto numero di ‘rinnovi amministrativi’ con 237 Comuni; altre tre Regioni hanno più di 100 amministrazioni alle urne: Piemonte (153), Campania (141) e Sardegna (102). Trentino con otto Comuni, Umbria (12) e Basilicata (26) sono, invece, le Regioni meno ‘coinvolte’, Valle d’Aosta a parte dove si è già votato il 19 e 20 settembre nel Comune di Ayas. Tornando alle fasce demografiche, i Comuni con una popolazione tra i 3mila e i 10mila abitanti saranno in tutto 398, mentre 180 quelli che registrano una popolazione tra 10 e 30mila.
La Regione con più Comuni sotto i mille abitanti è il Piemonte (81 Comuni) seguito da Sardegna (33) e Lombardia (31); mentre le province dove votano più amministrazioni sono: Imperia con 18 Comuni inferiori ai mille, Cuneo e l’Aquila (17). Voteranno anche otto Comuni con meno di 100 abitanti: guida il ‘miniclub’ Morterone (34) nel lecchese e Massello (58) in provincia di Torino; seguono Rondanina (69 – Genova), e Carapelle Calvisio (85 – L’Aquila).
Sui 42 Comuni siciliani al voto, i due soli centri sotto i mille abitanti alle urne si trovano in provincia di Messina: Floresta ed Antillo rispettivamente con 516 e 992 abitanti. Si voterà anche in alcuni Comuni dove è stato deciso lo scioglimento del precedente consiglio comunale per infiltrazioni mafiose e che non rientrano nel turno autunnale fissato dal Viminale per il prossimo 7 novembre.
In Calabria: Siderno, Careri, Delianuova, Palizzi e Stilo nel reggino; Casabona e Crucoli nel crotonese. In Sicilia: San Biagio Platani (Agrigento), San Cataldo (Caltanissetta), Mistretta (Messina), San Cipirello (Palermo), Vittoria (Ragusa) e Pachino (Siracusa).
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