Sono già diverse decine i docenti casertani che stanno protestando – ed altrettanti in procinto di presentare ricorsi giudiziari – contro la decisione, unica in Italia, adottata dal neo provveditore dell’Ufficio Scuola di Caserta, Monica Matano, che per quanto riguarda il sostegno, ha clamorosamente escluso i docenti di ruolo senza titolo ma con anni di servizio sulle spalle ‘preferendo’ quelli senza titolo e senza abilitazione.
Per gli esclusi, ma anche per molti addetti ai lavori questa decisione del Provveditore è un vero stravolgimento delle disposizioni di legge, tant è che Caserta è diventato un caso nazionale: in altre sedi scolastiche (ma addirittura nella stessa provincia di Napoli) si è infatti proceduto diversamente, ovvero applicando le norme del Contratto collettivo nazionale in cui è stabilito che «i docenti di ruolo con cattedra fuori provincia possono chiedere assegnazione provvisoria interprovinciale anche sul sostegno anche se privi dello specifico titolo di specializzazione».
L’articolo 8 comma 14 del Ccni, infatti dispone che i docenti sprovvisti del titolo di specializzazione possono usufruire dell’assegnazione provvisoria quando vengano soddisfatte precise condizioni: l’assegnazione provvisoria sul sostegno deve essere richiesta per una provincia diversa da quella di titolarità; il docente in oggetto stia per concludere i percorsi di specializzazione sul sostegno e abbia prestato almeno un anno di servizio su posto di sostegno. In particolare, queste assegnazioni provvisorie sul sostegno dovevano avvenire, e in tutta Italia sono avvenute, solamente dopo aver accantonato un numero di posti pari ai docenti in possesso di titolo di sostegno presenti nelle «Graduatorie provinciali supplenze» (Gps) e nelle «Graduatorie di esaurimento» (Gae).
Questo ordine di assegnazioni, rispettato in tutta Italia e anche a Napoli, nella provincia di Caserta non è stato osservato. I docenti di ruolo che attendevano già da giorni di poter ottenere, come ogni anno, nel rispetto della normativa, tale assegnazione a Caserta e provincia si sono visti «soffiare» gli incarichi sul sostegno dai supplenti senza abilitazione e senza titolo. Intanto, l’anno scolastico sta per iniziare e purtroppo i docenti di ruolo sono costretti a partire per le sedi di titolarità al Nord dopo anni di insegnamento nella propria provincia.
La questione è al vaglio di qualche sigla sindacale più attenta ma i più maliziosi parlano addirittura di decisioni che arrivano puntualmente alla vigilia delle consultazioni elettorali.
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