foto archivio
Caserta. Il gruppo operava a Minturno, Vairano Patenora (Caserta), Mantova, Teramo, Isernia, Roma e Napoli. Sequestrati 877 grammi di cocaina, 4,2 chili di hashish e 145 grammi di crack e una pistola calibro 7,65.
Operazione antidroga “Traqueteros” nel sud pontino: 14 le misure cautelari emesse dal Gip del Tribunale di Roma su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia ed eseguite questa mattina all’alba dalla Guardia di Finanza di Formia
Nella mattinata odierna, a Minturno, Vairano Patenora (Caserta), Mantova, Teramo, Isernia, Roma e Napoli i militari della Compagnia di Formia, con l’ausilio di unità cinofile, hanno dato esecuzione a un’ordinanza emessa dal Gip presso il Tribunale Ordinario di Roma nei confronti di 14 persone, tra cui una donna, ritenute facenti parte di una articolata e insidiosa organizzazione dedita al traffico di sostanze stupefacenti, radicata tra la Campania ed il Lazio.
I provvedimenti restrittivi hanno riguardato 6 soggetti nei cui confronti è stata disposta la misura di custodia cautelare in carcere, 4 agli arresti domiciliari, 2 con l’obbligo di dimora e 2 con l’obbligo quotidiano di presentazione alla Polizia Giudiziaria territorialmente competente.
L’ordinanza cautelare è stata emessa dall’Organo giudicante, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Roma.
Il gruppo criminale indagato, avente base operativa/logistica nella frazione di Gianola e S. Janni di Formia e nella frazione di Scauri di Minturno, è stato ritenuto nell’ordinanza cautelare responsabile di numerose attività illecite finalizzate al conseguimento del controllo diretto ed indiretto, nell’area d’influenza, del traffico di cocaina, hashish e crack proveniente dalla confinante Regione Campania.
In tale cornice, le Fiamme Gialle pontine nel corso dell’indagine durata più di un anno hanno accertato che i vertici del sodalizio sono stati i mandanti di azioni di violenza per affermarsi sul territorio, eliminando la concorrenza, e per ottenere il recupero dei crediti vantati nei confronti dei vari pusher.
Tale sodalizio è stato capace di gestire un complesso sistema economico illegale, attraverso cui acquisire ingenti ed ingiusti profitti illeciti, mediante i quali garantire la sopravvivenza e la prosperità dell’associazione.
Il gruppo malavitoso indagato, è stato in grado di condurre, in brevissimo tempo e con notevole abilità delinquenziale, l’acquisto e la successiva rivendita sul mercato locale di ingenti quantitativi di droga. L’attività ha permesso di sequestrare 877 grammi di cocaina, 4,2 chili di hashish e 145 grammi di crack e una pistola calibro 7,65.
Al riguardo, i rifornimenti del sodalizio criminale nelle zone del Sud Pontino avvenivano mediamente due/tre volte a settimana e in talune circostanze, i confini di azione del gruppo delinquenziale sono stati estesi anche fuori regione presso Vairano Patenora (Caserta) e la provincia di Isernia.
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