Agropoli. Riaprire l’ospedale di Agropoli “per la nostra comunità e per tutti coloro che ne avranno bisogno”. E’ il senso del toccante appello lanciato da Carmine Gorga, padre di Tommaso, 15enne morto in un incidente stradale avvenuto a Castellabate, nei pressi della località San Marco, la sera del 18 settembre. Dopo l’incidente, il 15enne è stato trasportato dai soccorsi all’ospedale di Vallo della Lucania, a quasi 50 km di distanza. La lettera è stata scritta insieme alla moglie Giovanna a poche ore dal tragico incidente e dai funerali del figlio.
“Non è possibile descrivere il dolore di un padre, della sua famiglia e dei suoi cari per la perdita del bene più prezioso: il proprio figlio. Destinatario di tutte le speranze della famiglia, speranze di vita, di affermazioni, di riscosse, ma soprattutto di vita.
E’ stata distrutta la vita di una famiglia, la mia. Ma non solo della mia, ma di tutte le famiglie che hanno un figlio la cui vita è stata stroncata in maniera inutile. E’ vero, nessuna vita stroncata è utile, ma tanto meno quella di un ragazzo di quindici anni. Quindici. Con tutta la vita avanti a sè, nelle gioie e nei dolori che ovviamente ogni famiglia si aspetta, ma non questo. E’ troppo, non è sopportabile, non può e non potrà mai essere sopportata la perdita di un figlio. Mai.
C’è solo una cosa che può rendere più sopportabile questo dolore, far sì che non sia stata una morte inutile, che sia servita a qualcosa.
Non so se i soccorsi fossero stati più celeri cosa sarebbe potuto cambiare per mio figlio: forse tutto, o forse nulla. Fatto sta che, come sempre, il nostro circondario paga l’assenza di un presidio ospedaliero, che pure esiste, ma è sottoutilizzato quando non lo è del tutto. Parlo dell’Ospedale di Agropoli dove esiste solo un pronto soccorso, nonostante l’esistenza di una struttura enorme, la cui chiusura ha determinato l’esistenza in zona di un unico presidio ospedaliero, quello di Vallo Della Lucania.
Non è possibile, non è pensabile che la nostra zona, il Cilento, così ricca di visitatori e così densamente popolata sia servita solo dalla struttura di Vallo, e le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti.
Nel Comune di Castellabate è partita da tempo la campagna elettorale per le elezioni del nuovo Sindaco e dei rappresentanti del popolo, di quella stessa gente di Castellabate che oggi, non domani, oggi, patisce l’assenza proprio delle Istituzioni sotto forma di assenza di strutture ospedaliere e di assistenza sanitaria.
Ed è per questo che chiedo, a nome mio, della mia famiglia, ma soprattutto a nome di Tommasino, che tutti, dico tutti i candidati alle prossime elezioni facciano un passo indietro, non si candidino, ritirino le proprie candidature sin quando per tutti noi ci sia e si pretenda, la riapertura dell’Ospedale di Agropoli per la nostra comunità e per tutti coloro che ne avranno bisogno.
E’ un atto di civiltà che chiedo, nei fatti, non nelle troppo parole e promesse che purtroppo siamo abituati a sentire. Un futuro migliore, è quello che predicano o che si vantano di predicare tutti i candidati, iniziate da qui. Ora, non domani.
Un padre, ma anche un elettore. Carmine e Giovanna genitori di Tommy”.
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