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Al via la nona edizione dello ‘Sponz Fest’ di Vinicio Capossela

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Saranno le aree interne, le terre dell’osso, le protagoniste di “Sponz All’Osso – Per un manifesto delle aree interne”, la nona edizione del Fest ideato e diretto da Vinicio Capossela, dal 25 al 29 agosto a Calitri e in Alta Irpinia.

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“Dopo un’edizione 2020 dedicata all’acqua come elemento di purificazione e rigenerazione, realizzata lungo il corso dei fiumi Ofanto e Sele, lo Sponz 2021 propone una riflessione sulle cosiddette terre dell’osso – dice il direttore artistico Vinicio Capossela – Sarà un’edizione inserita in un più ampio dibattito per ripensare le aree interne in una visione verticale della geografia, che non distingue tra nord e sud ma tra spina dorsale e aree urbanizzate”

Questa nona edizione è concepita come un campo base, un laboratorio a cielo aperto in cui fare confluire le esperienze e il pensiero. Il campo è allestito sopra al paese di Calitri, in località Gagliano, di fronte alla pietra su cui poggia il paese di Cairano.

Cinque giorni di concerti, spettacoli e incontri con grandi ospiti nazionali e internazionali. E poi le lezioni della Libera Università per Ripetenti con i suoi corsi per l’ossatura di un manifesto delle aree interne, i momenti di approfondimenti con i Pensa Menti, i laboratori creativi, i tavoli di lavoro per la creazione di un Manifesto delle Aree Interne, le “Visitazioni: itinerari nella terra dell’Osso” organizzate da Campania Artecard per riscoprire alcune delle aree più belle dell’Alta Irpinia e tanto altro.

Nel pieno rispetto delle norme di prevenzione al contagio a livello nazionale e regionale, gli eventi si svolgeranno in apposite aree progettate per la capienza utile a garantire il corretto distanziamento sociale. L’accesso agli eventi è possibile solo previa prenotazione o prevendita su http://www.postoriservato.it e con Green Pass.

Tra gli ospiti confermati di Sponz All’Osso (il programma è ancora soggetto a cambiamenti), oltre a Vinicio Capossela, ci sono il leggendario chitarrista Marc Ribot, il grande eretico della musica italiana Iosonouncane, la regista Alice Rohrwacher, lo scompaginatore artistico Jacopo Leone e le sperimentazioni sonore di Matt Elliott e Daniel Blumberg, la cantante spagnola Martirio e Raul Rodriguez, la leggenda del punk italiano Dome La Muerte, lo scrittore Giuseppe Catozzella, l‘accademico e critico musicale Alessandro Portelli, lo storico Carlo Ginzburg, la giornalista Annalisa Camilli, il monaco e saggista Enzo Bianchi, le scrittrici Donatella Di Pietrantonio e Licia Giaquinto, il giornalista e scrittore Generoso Picone e molti altri.

A inaugurare la prima serata della nona edizione mercoledì 25 agosto, dal titolo Dissotterrare l’osso, sarà uno degli artisti italiani più interessanti e originali in circolazione: Iosonouncane, che arriva a Calitri con il suo IRA tour.

La mattinata invece si apre alle 10.30 in località Gagliano, nel comune di Calitri, con la prima lezione della Libera Università per Ripetenti, evento inaugurale del Fest: Il territorio, un amico fragile. L’Irpinia e le aree interne: una via d’uscita dal terremoto infinito, con la sismologa storica Emanuela Guidoboni e il giornalista e scrittore Generoso Picone.

Nel pomeriggio, alle 17, prendono il via le “Visitazioni: itinerari nella terra dell’Osso” di Campania Artecard, il pass turistico della regione che mette in connessione oltre 80 luoghi di cultura campani. Il progetto, realizzato per Sponz Fest, prevede una serie di passeggiate, visite guidate ed escursioni orientate a promuovere un turismo lento ed esperienziale, che vuole far conoscere e scoprire alcune delle aree più belle dell’Alta Irpinia.

Alle 18 si torna in località Gagliano per il primo appuntamento dei Pensa Menti, momenti di approfondimento e di incontro con numerosi ospiti del mondo di scienza, arte e cultura dedicati ai temi dell’osso: “Prendersi cura delle aree interne. Per riabitare l’Italia”, realizzato in collaborazione con Donzelli editore e Riabitare l’Italia e nel quale interverranno la professoressa alla guida della Zes Calabria Rosanna Nisticò, l’economista Domenico Cersosimo e l’antropologo Vito Teti. A seguire, lo scrittore Giuseppe Catozzella sarà protagonista dell’incontro Ciccilla, il sogno di un’Italia giusta

Giovedì 26 agosto il programma della notte è affidato a Jacopo Leone, eclettico artista che si definisce disillusionista e descrittore, che mette insieme un duo straordinario per dare suona alle ossa dei fantasmi in Efestiade night: Matt Elliott, multiforme musicista inglese, cantautore folk malinconico e a tratti oscuro, delicato ma intenso; e il musicista e visual artist londinese Daniel Blumberg, esploratore delle intersezioni tra cantautorato e improvvisazione e sempre alla ricerca di nuovi territori sonori.

Al mattino, in Località Gagliano, prendono il via “Vertebrale”, laboratorio di teatro- danza; “I semi cuciti”, laboratorio di poesia visiva attraverso il Metodo Caviardage; “Chiacchiere con filo”, con la collaborazione di MedA Museo Etnografico di Aquilonia Beniamino Tartaglia e “Il filo imperfetto”, laboratorio di sartoria ecologica.

La notte di venerdì 27 agosto è notte di frontiera e deserto. Dust and Bones è una serata che vede salire sul palco una leggenda vivente: Marc Ribot, armato della sua inconfondibile chitarra, per Meditations on Bones.

Sabato 28 agosto è la volta del concerto di Vinicio Capossela che quest’anno è all’Osso! Una specie di dedica alle terre interne, ma anche a un modo di prendere la vita. Sul palco una banda d’eccezione: Alessandro Stefana, Vincenzo Vasi, Raffaele Tiseo, Giovannangelo De Gennaro, Andrea Lamacchia e Giuseppe “Spedino” Moffa.

A dividersi l’osso alcuni ospiti speciali: Marc Ribot, Paolo Simonazzi con le sue zampogne e gli strumenti antichi e Peppe Leone con un set di percussioni di pietra e di ossa.

La notte culminerà con un concerto all’alba di domenica 29 agosto sulla vetta di Cairano: la Tibia che suona, una fanfarra di zampogne, cornamuse e ciaramelle convenute dal Pollino all’Appennino Emiliano, il cui suono arcaico si spanderà per le coste delle montagne interne. Protagonisti Giuseppe “Spedino” Moffa, Giovannangelo De Gennaro, Peppe Leone, Duo d’Esperanto (Paolo Simonazzi e Emanuele Reverberi) e i Totarella (Pino Salamone, Leonardo Riccardi, Paolo Napoli e Saverio Marino). Il concerto è a cura di Paolo Simonazzi e Giovannangelo De Gennaro.

Ad anticiparlo, alle 5.30, Kigal, performance di Cantiere Danza su concept e coreografia di Hilde Grella con Riccardo Venezia, Susy Capolupo, Simonetta Incarnato, Laura Forcellati e Hilde Grella. Un lavoro coreografico frutto di studi bibliografici e iconografici e realizzato in funzione del luogo in cui la “visio” di un sè frammentato diventa il primum movens di una ricerca olistica del corpo, di un’ indagine del continuo alternarsi di ordine e disordine nella dimensione onirica di un luogo dove la realtà si configura nel gesto.

Alle 21.30 si torna a Calitri per il gran finale con la Noche de Las Calaveras. Protagonisti il chitarrista Victor Herrero e l’iconica e affascinante cantante spagnola Martirio insieme al chitarrista Raul Rodriguez con il concerto De un mundo raro – “Cantes por Chavela”. Artista sorprendente e in continua evoluzione, pioniera nel recupero e nell’attualizzazione della musica popolare spagnola e sudamericana, una “specie di archeologa musicale”, come ama definirsi lei stessa, Martirio reinterpreta in stile flamenco alcuni dei brani più emblematici di Chavela Vargas, straordinaria icona musicale di un Messico che con le ossa ha sempre danzato e dipinto e parlato.

Per il programma completo: https://www.sponzfest.it/2021/programma/


Articolo pubblicato il giorno 24 Agosto 2021 - 16:41


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