Tokyo 2020, atleta bielorussa critica il suo Paese: il Governo tenta di rimpatriarla con la Forza, ora è sotto la protezione della polizia giapponese.
L’atleta bielorussa Krystsina Tsimanouskaya, che ha accusato le autorità del suo paese di aver tentato di rimpatriarla con la forza, è sotto la protezione della polizia giapponese. Il Comitato internazionale olimpico (Cio)ha attivato la Commissione diritti umani.
Il portavoce del Cio Mark Adams ha letto una dichiarazione dell’organismo: “Il Cio ha parlato con la valorosa atleta Tsimanouskaya direttamente la scorsa notte. Lei stava con le autorità aeroportuali all’aeroporto di Hanedsa, era accompagnata da membri dello staff di Tokyo 2020 e si sentiva al sicuro. Ha trascorso in tranquillità la notte presso l’Airport Hotel. Il Cio continuerà a parlare con lei e con le autorità giapponesi per determinare i prossimi passi da intraprendere nei prossimi giorni”. L’atleta bielorussa avrebbe dovuto competere nei 200 metri femminili di atletica oggi, ma si è rivolta alla polizia ad Haneda chiedendo di aiutarla a non essere imbarcata in un aereo di ritorno verso la Bielorussa, dopo che ha criticato funzionari della delegazione del suo paese. Tsimanouskaya intende chiedere asilo politico in Germania o Austria, ma ha già ricevuto la disponibilità da parte della Polonia e della Repubblica Ceca ad accoglierla. Per quanto riguarda l’accusa lanciata dall’atleta nei confronti della delegazione bielorussa di aver tentato di rapirla, Adams ha risposto: “Ha parlato alla polizia all’aeroporto. Se c’è un reato, se ne occuperà la polizia”. L’atleta nei giorni scorsi aveva denunciato attraverso i social media negligenze da parte dei tecnici bielorussi e anche il tentativo di rimpatriarla a forza.
Articolo pubblicato il giorno 2 Agosto 2021 - 08:36