Durante le fasi di attracco alla Stazione Spaziale Internazionale, la capsula Dragon/Space X di Elon Musk, sulla quale viaggia l’esperimento ReADI FP, ha illuminato l’atmosfera con il tricolore italiano.
Un omaggio all’Italia, attraverso un progetto tutto campano che si occupa di individuare possibili soluzioni alla lotta all’osteoporosi e che rappresenta il paese nella missione CRS-23 lanciata domenica mattina dalla base spaziale di Cape Canaveral.
Un riconoscimento internazionale che individua l’Italia tra le prime 5 grandi potenze europee, con circa 200 imprese attive, 10 distretti tecnologici e 60 centri di sperimentazione concentrati nelle regioni Lazio, Piemonte, Lombardia, Campania e Puglia.
#LaCampaniaTornaaVolare in microgravità dopo vent’anni, attraverso una catena di valore produttivo che anello dopo anello (Ali, Marscenter, Università Federico II) ha raggiunto i massimi livelli di testing internazionale.
Il comparto spaziale campano attualmente annovera 21 centri di eccellenza, con i suoi 12mila addetti (il 22% nazionale) e un valore di esportazione di un miliardo e 147 milioni all’anno, generato da 159 imprese.
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E’ questa la Campania che stupisce, riducendo la distanza tra il folclore e la realtà, tra il pensiero “teorico” e il pensiero “tangibile”, la misura tra noi e un nuovo spazio.
Sembra incredibile, eppure alla base di questa missione spaziale c’è la terra, la “campagna”, le braccia dell’antica viticoltura campana.
I “nutraceutici” utilizzati nella composizione chimica di ReADI (sostanze naturali che incidono sulla protezione delle cellule ossee) sono estratti dalle vinacce dell’A͟g͟l͟i͟a͟n͟i͟c͟o͟ il famoso vino doc campano che accompagna la nostra tradizionale cucina mediterranea.
Articolo pubblicato il giorno 31 Agosto 2021 - 17:07