RA.I.D Festivals 2021, tra settembre e ottobre 18 rappresentazioni, di cui 4 prime nazionali, una produzione internazionale e 4 proposte di giovani autori al Chiostro Monumentale di S. Chiara e al Palazzo Ducale di Solofra.
Si parte mercoledì 1 con tre performance: “Over Under” della DanceHaus Company Junior; “Mother” di e con la danzatrice e coreografa australiana Susan Kempster e “Thread” della Borderline Danza
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Diciotto rappresentazioni, di cui 4 prime nazionali, una produzione internazionale e 4 proposte di giovani autori. È l’incursione della danza contemporanea targata Ra.I.D. Festivals in scena tra settembre e ottobre in due contesti dall’indubbio fascino e valore storico al Chiostro Monumentale di S. Chiara e al Palazzo Ducale di Solofra (AV).
La rassegna interregionale, realizzata con il patrocinio del Comune di Solofra e che gode del riconoscimento del Ministero della Cultura, nasce con l’idea di creare un significativo appuntamento intorno alla danza contemporanea e di ricerca, contribuendo a stimolare attraverso un network nuove idee e a offrire esperienze diverse, con una grande attenzione a creare nuove fasce di pubblico.
Grandi cambiamenti attendono la nuova edizione alle porte. Dopo un anno ricco di sfide, il Festival offre importanti novità che puntano ad ampliare l’offerta a un pubblico che negli anni è cresciuto. In particolare pone attenzione al rapporto tra artisti, spettatori e critica e si propone alla platea affiancando al canonico cartellone tre nuove sezioni: “Noi siamo Raid”, “Danza in video” e “Noi critici/Noi pubblico”.
Il primo progetto è un invito agli artisti a fare incursioni video-performative all’interno dei luoghi del centro storico di Solofra.
Il secondo è una sezione di video-danza dalla quale verranno selezionati i migliori video dai festivals partner di Ra.I.d: l’ormai storico festival del cinema Linea D’Ombra di Salerno, il festival Movimentale e Cam Cam/Dance for camera, premio di video danza under 35 di Movimento Danza.
La terza sezione si pone come un incontro tra giovani critici in formazione e pubblico, che per ciascun appuntamento mira a promuovere la discussione sugli spettacoli rappresentanti.
Il Festival prende il via mercoledì 1 settembre con tre spettacoli dalle 20 al Chiostro di S. Chiara di via Regina Margherita. Si parte con “Over Under” della DanceHaus Company Junior, ensemble interamente formata da Under 35 e che volge lo sguardo ai talenti che due anni hanno l’opportunità di lavorare nella creazione e ricerca coreografica con artisti ospiti di chiara fama. Per Ra.I.D il coreografo e fondatore della Compagnia, Matteo Bittante, torna a riflettere sui temi a lui cari, della natura e della creazione, umana e artistica, e della grande scommessa di vivere, oggi, creativamente. Sceglie di giocare e di far giocare i suoi performer con gli oggetti sulla scena, mescolando significati e significanti. Un gioco fatto di metamorfosi, un “girotondo” arcano capace di suggerire paesaggi visivi mai statici ma in continuo divenire.
Più tardi, alle 20.45 lo stesso palcoscenico accoglierà Susan Kempster in “Mother”. In scena una nuova produzione, un duetto intergenerazionale tra la 61enne danzatrice australiana (che ha danzato in compagnie di: Tokyo, Sydney, New York e Madrid. Dal ’97 vive a Barcellona dove è attiva sia come docente che coreografa) e il giovane William James, aka JJ (19). Tra passo, salti movenze i due cercano una risposta creativa a: come può la dinamica di una donna adulta e di un giovane uomo permettere questa narrazione tra madre e figlio? Cosa succede alla percezione di questi due corpi così diversi, che condividono lo spazio, se i loro ruoli sono fluidi, scambiati, e la percezione alterata? La prima serata si conclude con “Thread” prodotto dalla Compagnia Borderline Danza, fondata e diretta dal 1998 dal danzatore e coreografo Claudio Malangone, con le coreografie di Susan Kempster.
Collegati tra loro (Thread vuol dire filo) i danzatori trovano il flusso come gruppo pur mantenendo l’individualità. Il gruppo danza la metafora del modo in cui tutti sono connessi e interdipendenti. I passi, gli intrecci, i tagli e le connessioni parlano di storie condivise, di quando la vita scorre veloce e quando si blocca. Con grazia e umorismo, la performance utilizza la restrizione per trovare la libertà. Lo spettacolo nasce da una residenza artistica tenutasi nel mese di agosto a Vallo della Lucania presso il Teatro Leo De Berardinis grazie alla disponibilità del Comune.
Il cartellone Ra.I.D. Festival prosegue al Chiostro di S. Chiara di via Regina Margherita il 10 settembre con “Kigal” interpretato da Cantiere Danza” di Hilde Grella; a seguire una produzione BorderlineDanza, “DependEsports” di e con Antonio Formisano. Il 12 spazio prima a “Let me survive” messo in scena dalla Compagnia Interno 5 di Antonello Tudisco e poi a “Bluebell_clean it or leave it” produzione Cornelia performig arts di e con Francesco Russo. Per il mese di ottobre ci si sposterà a Palazzo Ducale Orsini nella piazza S. Michele 5 di Solofra. A inaugurare lo spazio saranno, il primo ottobre, Ambra Gatto Bergamasco e Viola Scaglione del Balletto Teatro di Torino in “Il cielo in una stanza”; più tardi sarà la volta di “Puerpera” con Tiziana Petrone di Arte Danza Project. Sabato 9 il palcoscenico ospita “Nullos”, una coproduzione Déjà Donné e Borderline danza, e a seguire “Polvere”, Produzione Movimento Danza di Gabriella Stazio. Il 15 ancora due appuntamenti nella stessa sera: il sipario si apre su “La Nona” interpretato da Flavia Bucciero, MovimentoInActor & CON.COR.D.A. e successivamente su “Kurup” con Nicolas Grimaldi Capitello (Cornelia performing arts). Ultimo doppio spettacolo il 16: l’evento si conclude con “Agua” interpretato da Salvatore Romania e Laura Odierna di Petranura Danza e “Eterna” una creazione della compagnia Oltrenotte con Lucrezia Maimone.
INFO UTILI Per l’ingresso agli spettacoli è obbligatoria la prenotazione.
Per ulteriori informazioni info@raidfestivals.com; 338 661 2660.
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