Foto archivio _ Ospedale Santobono
In 5 mesi di cure presso il Santobono di Napoli il piccolo Vincenzino, arrivato con ustioni gravissime su tutto il corpo e in gravi condizioni, ha ricevuto una serie di interventi che lo hanno salvato.
Quando il 16 marzo scorso arrivo’ all’ospedale pediatrico Santobono di Napoli, era in gravi condizioni. Nato in casa a Portici quattro giorni prima, aveva il corpicino ustionato. Lo avevano medicato, forse lavato con acido o con un prodotto molto aggressivo.
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Il padre del bimbo fu arrestato per maltrattamenti, la madre arrestata e ricoverata per problemi di salute mentale. Vincenzino, cosi’ come fu subito ‘battezzato’ in corsia da medici e infermieri, aveva deciso di non mollare. E ora e’ stato dimesso ed e’ in buono stato di salute.
Probabilmente a breve potra’ anche essere adottato. Il neonato e’ stato sottoposto a numerosi interventi riparativi tra cui un delicato trapianto di cute autologa bio-ingegnerizzata personalizzata. Innesti di pelle che si sperava non rigettassero.
L’innovativo intervento, eseguito dal dottore Marcello Zamparelli, responsabile dell’unita’ di Chirurgia Plastica e Ustioni, in collaborazione a distanza con l’ospedale Pediatrico di Zurigo, e’ il primo realizzato su un paziente cosi’ piccolo e rappresenta una svolta nel trattamento della cute dei grandi ustionati.
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