Nella serata di giovedì un detenuto del reparto ‘Tevere’ ha appiccato un incendio nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, Caserta.
A denunciarlo è il Sappe (sindacato autonomo di polizia penitenziaria). Nel penitenziario balzato alle cronache per le violenze durante una perquisizione straordinaria dell’aprile 2020, uno dei prigionieri, come racconta il segretario nazionale per la Campania del Sappe. Emilio Fattorello, avrebbe appiccato il fuoco alle suppellettili della propria cella.
Le fiamme si sarebbero propagate velocemente e senza controllo, raggiungendo alcuni materassi e creando una densa colonna di fumo in tutta la sezione detentiva. Gli agenti sono poi riusciti ad intervenire con tempestività per sedare il rogo.
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“Quanto accaduto nel carcere di S.Maria Capua Vetere è sintomatico del fatto che le tensioni e le criticità nel sistema dell’esecuzione della pena in Italia sono costanti, ma è evidente che l’Amministrazione Penitenziaria deve trovare serie e urgenti soluzioni alla grave situazione riferita all’organico del Reparto di Polizia Penitenziaria del carcere casertano”, ha spiegato Fattorello.
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