Confesercenti Campania: “Con il Green pass perso il 15% di fatturato in 48 ore”
“In Campania ci sono 61mila attività tra bar, ristoranti e pizzerie: solo il 50% di esse ha spazi esterni all’aperto. Sul restante 50% ha pesato l’assenza di certificato in alcune famiglie, che hanno dunque preferito non andare a consumare fuori casa. Abbiamo perso il 15% di fatturato rispetto alla settimana precedente ma oltre a questo il forte rallentamento della economia della nostra regione è dovuto ai controlli a tappeto subiti dalle nostre attività”. Così Vincenzo Schiavo, presidente di Confesercenti Campania, tira le somme dopo le prime 48 ore dall’entrata in vigore del Green pass obbligatorio.
“Il 70% di esse, due su tre, hanno subito tali verifiche. Speravamo che anche in Italia ci fosse, come in Francia, una certa tolleranza – spiega Schiavo -. E invece nelle prime 48 ore di applicazione del Green pass obbligatorio, il 6-7 agosto scorso, un esercito di controllori dello Stato, tra vigili, finanza e polizia, si è riversato nelle nostre attività. Sia chiaro: Confesercenti è sempre e da sempre per il rispetto delle regole e rappresentiamo con orgoglio le imprese che sono in regola, tuttavia tali controlli sono stati severi, pignoli e soprattutto inopportuni”.
“Pur se svolti con grande cordialità e professionalità – rimarca il presidente regionale di Confesercenti – i controlli non si sono limitati al possesso del Green pass ma si sono allargati all’intera documentazione dell’attività, dai certificati sanitari alle licenze e ai libri contabili. Un eccesso e una perdita di tempo di oltre due ore che frena una economia che è già malata. In questo modo significa ostacolare le nostre attività, impedire il recupero dell’esposizione debitoria accumulata a causa della pandemia. Per migliaia di imprese sarà una tragedia chiudere il break even di quest’anno. Perché saranno tutte in perdita a dicembre, saranno poche quelle che riusciranno a varcare la soglia del 2022. E sui controlli non è certo responsabilità delle forze dell’ordine, al solito professionali e cordiali. Ci aspettavamo
– conclude Schiavo – che lo Stato ci fosse vicino in un altro modo: nella nostra Italia e specie al Sud ci sono più azioni da fare per contrastare la delinquenza, il racket e l’usura che mettono in ginocchio le nostre imprese, per esempio. E non fissarsi sui controlli. Peraltro gran parte delle nostre attività non ha avuto contravvenzioni, essendo in regola con l’intera documentzione.”Napoli. Salvatore Russo continua instancabilmente a chiedere giustizia e promette di portare avanti questa battaglia… Leggi tutto
Nessun '6' né '5+1' nell'estrazione del Superenalotto di oggi. Centrati, invece, due '5' da oltre… Leggi tutto
Arzano. Sono iniziati i corsi di formazione presso il centro New Job Generation di via… Leggi tutto
Ecco le estrazioni del Lotto di oggi 4 novembre: BARI 16 57 84 32 07… Leggi tutto
Le suore di clausura esultano alla notizia che mons. Mimmo Battaglia, arcivescovo di Napoli, al… Leggi tutto
Antonio De Palma, presidente nazionale del sindacato degli infermieri Nursing Up, lancia un appello per… Leggi tutto