Le famiglie che hanno in casa un cane possono prendere in considerazione l’idea di prenderne un altro, in modo da garantire al primo un po’ di compagnia e la presenza di un amico di giochi. Come è facile immaginare, però, l’arrivo di un “intruso” può essere accettato con difficoltà, e soprattutto nei primi tempi può essere causa di potenziali dissidi. Il bravo proprietario, pertanto, è quello in grado di individuare una soluzione efficace e capace di assicurare una convivenza felice.
Qual è il giusto approccio
Indice Articolo
Si deve partire dalla constatazione che, nell’equilibrio del branco, la gerarchia gioca un ruolo di primo piano, visto che si sta parlando di un animale sociale che non può fare a meno dei propri simili. Quali sono gli aspetti a cui si deve prestare attenzione in vista dell’inserimento in famiglia di un nuovo cane? Prima di tutto la razza: per esempio i terrier, al pari di altre razze, sono piuttosto possessivi e competitivi, e questo vuol dire che a volte hanno problemi nel condividere con altri cani non solo gli spazi e i giochi, ma anche le attenzioni dei padroni. Un discorso di questo tipo non vale, invece, per i cani da caccia, che dimostrano di apprezzare la presenza di un proprio simile.
Che cosa è necessario sapere
Gli esperti raccomandano di non mettere insieme un cucciolo e un cane molto anziano, mentre non ci sono problemi se si tratta di due cuccioli, i quali – anzi – potranno giocare l’uno con l’altro. Il suggerimento è di adottare un cucciolo se il cane di casa è già adulto, comunque, perché in questo modo non si corre il rischio di avere a che fare con problemi di competizione relativi al gioco. Nel caso in cui i due cani siano di sesso opposto, non faranno fatica a trovare un equilibrio sociale ottimale, ma ovviamente sarà indispensabile sterilizzarli. Qualora, invece, i due cani siano dello stesso sesso, è opportuno non optare per cani dominanti. In linea di massima i maschi si dimostrano più aggressivi e al tempo stesso più insofferenti nei confronti degli esponenti del proprio sesso. D’altro canto, un branco costituito unicamente da femmine, se piccolo, si rivela di più semplice gestione, in quanto gli animali saranno più pacifici.
Come far conoscere i due cani
Prima che la convivenza abbia inizia, è auspicabile che i due cani vengano fatti incontrare in un luogo neutro, e che nessuno dei due conosce: il parco, giusto per citare un esempio. Nel caso in cui il primo cane si dimostri inibito o sottomesso e lo stesso valga per il nuovo arrivato, in un primo momento entrambi avranno paura, ma poi diventeranno dei buoni compagni con il passare del tempo. Qualora il nuovo arrivato sia dominante, invece, il primo cane continuerà a essere sottomesso, e la sua costante condizione di timore lo metterà sotto stress. Se, infine, il secondo cane è equilibrato, a seconda dei casi potrà agire da leader o anche solo accogliere di buon grado il ruolo di capobranco assunto dal primo cane.
Il guinzaglio doppio
Il guinzaglio doppio per due cani è un alleato davvero prezioso per tutte le passeggiate all’aperto. Camminare con due cani diventa facile con questo accessorio, che elimina il rischio di restare impigliati: niente grovigli, insomma. Si tratta di un guinzaglio retrattile grazie a cui è possibile portare due cani a spasso nello stesso momento e comunque gestire il controllo su tutti. La presenza di un meccanismo districante integrato permette di camminare dove e quando si vuole, senza alcun tipo di difficoltà. Acquista il guinzaglio doppio sullo shop online tabbid-market.com.
Come si deve comportare il proprietario
Come è facile intuire, l’atteggiamento assunto dal proprietario è di fondamentale importanza. Egli deve impartire in modo collettivo gli ordini, perché con questo approccio non si generano privilegi e, quindi, non si possono verificare tensioni. Entrambi i cani devono dormire in casa, oppure fuori: insomma, quel che conta è che non vi siano differenze. Non ci possono essere distinzioni neppure nel trattamento: se uno viene coccolato, lo stesso deve avvenire anche per l’altro; se uno viene rimproverato, lo stesso deve avvenire anche per l’altro. Tuttavia, è sempre necessario concentrarsi prima sul cane dominante, e passare a quello sottomesso solo se il primo lo permette. Se così non fosse, conviene attendere che il dominante vada via. La gerarchia acquisita non deve mai essere alterata, così come le abitudini non vanno mai sconvolte: in altre parole, bisogna sempre festeggiare per primo il cane più anziano, farlo salire per primo in macchina, e così via.
Le abitudini da considerare
Quando il nuovo cane è un cucciolo, sia a casa che durante la passeggiata è indispensabile fare in modo che le attenzioni siano concentrate sul cane adulto, che andrà premiato con bocconcini e complimenti se ignora il cucciolo o è tollerante con lui. È importante che i due animali vengano sempre portati in giro insieme, e che il sottomesso non venga protetto dal dominante. In altre parole gli si deve lasciare il ruolo che gli è stato “assegnato”, così che sia indotto a rispettare il ruolo del proprietario di capobranco. L’educazione, invece, deve avvenire su binari e in contesti separati: lo scopo è impedire che un cane possa essere limitato o condizionato dalla presenza dell’altro. Ciò non toglie che i due animali debbano essere gestiti in egual modo, a prescindere dal loro carattere o dai loro meriti.
Il proprietario come capobranco
Come si è accennato, il proprietario è una sorta di capobranco, e ciò è vero sia quando si deve favorire una convivenza serena fra gli animali, sia – a maggior ragione – in caso di tensioni. Ai due cani il cibo deve essere dato in maniera separata, così che non si portino via le crocchette l’un con l’altro. Al termine del pasto le ciotole devono essere svuotate dei residui. I giochi, specialmente nelle settimane iniziali, devono rimanere in camere differenti, e si deve agire in modo che il primo cane non pensi di rimanere senza i propri luoghi di riposo a causa del nuovo arrivato.
Articolo pubblicato il giorno 25 Agosto 2021 - 10:06