Mascherine chirurgiche piovute in spiaggia dal cielo a Ferragosto con allegato il santino elettorale di un candidato della Lega alle elezioni regionali di ottobre.
Ha scatenato un autentico putiferio tra cittadini, politici e ambientalisti, in Calabria, la trovata di Leo Battaglia, aspirante consigliere regionale del partito di Salvini. Tanti dispositivi di protezione individuale, sigillati in confezioni di plastica con impressi simboli di partito, infatti, sono stati lanciati da un elicottero sulle spiagge affollate di bagnanti del litorale tra Trebisacce e Corigliano e Rossano.
A dare fuoco alle polveri contro il candidato salviniano sia Legambiente Calabria, che ha criticato la scelta “non solo vintage visto che negli anni ’80 si lanciavano volantini di carta” ma fattore di inquinamento perche’ “soprattutto ignora totalmente la normativa in materia ambientale”,.
Il candidato presidente della Regione Calabria Luigi de Magistris: “una vergogna. La Lega, invece di inquinare mare e spiagge, dovrebbe – ha detto l’attuale sindaco di Napoli – visto che e’ al governo regionale, far funzionare i depuratori per il mare e smaltire i rifiuti”.
Toni piu’ che surriscaldati anche sui social. “Resto veramente perplesso – ha replicato Leo Battaglia, l’ideatore dell’iniziativa – nel leggere gli attacchi che mi sono stati avanzati. Un gesto fatto nel solo unico scopo di sensibilizzare i bagnanti verso l’utilizzo dei sistemi di protezione individuale. Non vi e’ stato alcun inquinamento – ha aggiunto – per la semplice ragione che le mascherine che non sono state raccolte dai bagnanti sono state prese da una squadra di miei amici, quindi non vi e’ nessun inquinamento”.
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Giustificazioni ritenute non convincenti. Per la candidata presidente del centrosinistra Amalia Bruni “i turisti potranno farsi un bagno tra i volantini e la plastica che la Lega ha deciso di regalare alle coste calabresi, utilizzandole come una pattumiera naturale”.
Critiche da Europa Verde che con Angelo Bonelli ha annunciato di avere presentato denuncia su quanto avvenuto, parlando di “atto di imbecillita’ inaudita che va punito” e da Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana secondo cui i seguaci di Salvini “non si accontentano di inquinare con le loro parole di odio e le fakenews, ora inquinano direttamente l’ambiente”.
Articolo pubblicato il giorno 16 Agosto 2021 - 22:52