I lavoratori della Whirlpool che questa mattina hanno occupato la stazione centrale di Napoli stanno tornando in fabbrica.
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La protesta organizzata dagli operai dello stabilimento di via Argine si e’ conclusa e i conseguenti blocchi stradali sono stati rimossi, consentendo la ripresa del traffico nella zona di piazza Garibaldi.
“È una situazione che purtroppo rischia di essere esplosiva”. Così Rocco Palombella, segretario generale di Uilm a margine dell’assemblea del Consiglio territoriale a Torino.
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“Abbiamo cercato di convincere, senza successo, il presidente del Consiglio e quello di Confindustria che fosse sbagliato rimuovere il blocco dei licenziamenti – aggiunge -. Le nostre erano delle ragioni fondate. Noi seguiamo un settore molto importante e ancora la pandemia non ha abbandonato definitivamente il nostro Paese e quindi avevamo suggerito di aspettare almeno altre 13 settimane e mantenere il blocco, purtroppo le nostre confederazioni non ci sono riuscite”.
“C’è un serio pericolo e siamo solo all’inizio e già si ci sono le prime avvisaglie e le prime aziende che licenziano”, prosegue Palombella citando la Gkn, la Whirlpool e la Timken nel bresciano che ieri ha inviato le lettere di licenziamento a tutti i 106 dipendenti.
“E poi ci sono tante piccole aziende che, a quanto ci risulta, non avviano la procedura di mobilità, ma consigliano ai lavoratori di dimettersi. Un maledetto fenomeno che si sta verificando. Tutte aziende del metalmeccanico e del settore automotive”.
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