La possibilità di vaccinarsi durante le ferie comincia ad essere una delle priorità per molte delle Regioni italiane. Il servizio vaccini in vacanza per garantire i secondi richiami anche in villeggiatura è fondamentale per continuare la corsa verso la copertura totale della popolazione da un lato e assicurarsi una effettiva ripresa del settore turistico dall’altro.
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Per richiedere un appuntamento bisogna collegarsi al sito della Regione dove ci si trova in vacanza. Una volta avvenuta la vaccinazione, questa sarà comunicata all’Anagrafe vaccinale Nazionale Covid che poi trasmetterà le informazioni alla Regione di residenza dell’interessato per la registrazione.
A seconda delle prenotazioni ricevute sulle piattaforme regionali, la struttura commissariale di Figliuolo invierà le dosi necessarie a garantire la somministrazione a tutti i vacanzieri richiedenti.
“Credo che questa intesa dei vaccini in vacanza aiuti – ha detto Toti – in un momento in cui la campagna vaccinale sta rallentando: agevolando i cittadini mettiamo tutti piu’ al sicuro”. “Siamo pronti – ha aggiunto Cirio – le nostre strutture tecniche hanno coronato la nostra volonta’ politica. Questa operazione vacanze credo sia la strada giusta”.
in Liguria a un cittadino piemontese in vacanza che si prenota viene dato l’appuntamento nell’arco delle 48 ore successive. Se sei un cittadino piemontese e vai in vacanza almeno due settimane in Liguria e uno ligure si reca in Piemonte, potra’ avere il vaccino con alcune semplici procedure. E’ un accordo fatto seguendo le indicazioni del commissario Francesco Figliuolo.
“Abbiamo trasmesso una bozza di quello che potrebbe essere un accordo al commissario Figliuolo, dopodiche’ prenderemo una decisione”.Lo ha chiarito Attilio Fontana per le vaccinazioni dei lombardi in vacanza. “Stiamo facendo delle valutazioni – ha aggiunto Fontana -. Con Toti ne ho parlato perche’ mi ha chiamato. Bisogna avere un po’ di calma e capire quanti saranno i vaccini e come saranno distribuiti. E’ il momento di fare le valutazioni con calma”.
Chi trascorrerà un periodo di vacanza di almeno 15 giorni in Abruzzo nei mesi estivi, potrà richiedere la somministrazione della seconda dose di vaccino anche nella nostra regione. Lo comunica l’assessore alla Salute, Nicoletta Verì, specificando che le vaccinazioni dei turisti saranno organizzate direttamente dalle Asl provinciali attraverso proprie procedure e non verranno gestite dalla piattaforma Poste.Chi deciderà di aderire all’iniziativa, dovrà semplicemente sottoscrivere una autocertificazione, in cui dichiarerà il periodo di permanenza (in struttura ricettiva o abitazione privata) con il relativo domicilio.
Ogni Asl ha predisposto un indirizzo email dedicato, a cui i turisti potranno inoltrare la propria richiesta: vaccinazionecovid.turisti@asl1abruzzo.it (per la provincia dell’Aquila); vaccinazionecovid.turisti@asl2abruzzo.it (per la provincia di Chieti); vaccinazionecovid.turisti@ausl.pe.it (per la provincia di Pescara) e vaccinazionecovid.turisti@aslteramo.it (per la provincia di Teramo).Sui siti delle Asl sono specificate anche le ulteriori modalità di contatto attivate dalle singole aziende sanitarie.
Anche in Trentino i turisti potranno ricevere la seconda dose vaccinale, ma soltanto dopo il 14/o giorno di permanenza. Potranno essere vaccinati i turisti provenienti da tutte le regioni italiane, ha spiegato in conferenza stampa il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti. “Stiamo lavorando insieme all’Azienda sanitaria per predisporre il software. Riteniamo quindi nel giro di qualche giorno di riuscire ad introdurre la possibilita’ di fare la seconda dose ai turisti che vengono in vacanza in Trentino per un periodo superiore alle due settimane. Questo, ci tengo a dirlo, secondo quanto previsto dalle indicazioni nazionali”, ha detto Fugatti. Novita’ anche per i grandi eventi all’aperto, su tutti il ritorno, dopo lo stop dello scorso anno, dei Suoni delle Dolomiti.
Le manifestazioni all’aperto, ha precisato l’assessore al Turismo, Roberto Failoni, annunciando l’approvazione di un’ordinanza, saranno accessibili senza prenotazione, mantenendo pero’ le distanze di sicurezza. Niente prenotazione anche per gli eventi sportivi all’aperto, con l’aumento della capienza degli impianti al del 50% e l’accesso con green pass e per i minori di 18 anni. La capienza sara’ portata al 50% anche per gli eventi sportivi indoor, a cui si dovra’ accedere sempre con green pass e con prenotazione obbligatoria. Il green pass, oppure un tampone negativo eseguito nelle ore precedenti, sara’ necessario anche per accedere ai rifugi in quota.
Per la Puglia sarà possibile segnalare attraverso un modulo di preadesione il periodo in cui ci si troverà in regione per le vacanze. “Per tutti coloro che resteranno in Puglia per almeno 3 settimane sarà possibile prenotare la seconda dose di vaccino anti Covid sul sito della Regione senza dover tornare nella regione di appartenenza”. Ad annunciarlo è l’assessore alla Sanità ed epidemiologo Pier Luigi Lopalco. “Abbiamo un sistema che permette di comunicare attraverso un modulo il fatto che si permarrà in Puglia in un determinato periodo e che si avrà bisogno di quel preciso tipo di vaccino”.
Nelle Marche i turisti che trascorreranno un periodo di vacanza in regione, non avranno bisogno neanche di prenotare la propria seconda dose di vaccino. Le vaccinazioni verranno effettuate recandosi direttamente negli hub vaccinali presenti. I turisti dovranno esibire il certificato di vaccinazione della prima dose già ricevuta con indicato il vaccino somministrato e la data dell’iniezione. Stesso procedimento è già stato adottato in Sicilia.
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Una delle prime Regioni ad aver accolto di buon grado il via libera di Figliuolo alle vaccinazioni in vacanza, ha aperto già nei giorni scorsi la possibilità delle secondi dosi ai turisti delle Eolie. Dall’11 al 21 giugno i visitatori hanno potuto accedere in maniera diretta alle vaccinazioni presentandosi al Centro Polifunzionale di Malfa, all’hub di Lipari e in tutti gli altri centri vaccinali delle Isole. Ora il nodo da sciogliere sarà l’arrivo di abbastanza dosi per poter rispondere all’ingente quantità di visitatori che arriveranno in regione.
Per vaccinare anche i turisti ci sarà bisogno di dosi ed è su questo fronte che Sardegna ed Emilia-Romagna sembrano essere piuttosto preoccupate. Il timore è quello di ampliare le vaccinazioni anche ai non residenti per poi ritrovarsi a secco di fiale. E’ per questo che la Sardegna ha chiesto ulteriori informazioni alla struttura commissariale di Figliuolo per assicurarsi un approvvigionamento estivo sufficiente. E che la stessa Regione di Bonaccini ora vuole risposte più chiare su quante dosi arriveranno tra luglio e agosto.
Chi invece si mostra contrario a vaccinare i turisti è il Lazio. Da mesi Regione portabandiera di una campagna vaccinale a pieno ritmo, ora protesta per il rischio di una mancanza di dosi pericolosa. Secondo i calcoli dell’assessore alla Salute D’Amato a luglio arriverà il 35-40% di dosi in meno rispetto a quelle di giugno, per cui sarà piuttosto difficile garantire un’apertura per tutti i visitatori che arriveranno nei siti turistici della regione.
Stessa situazione è quella registrata in Campania, dove al momento la priorità non scontata è quella di dover garantire dosi sufficienti per tutti i residenti ancora senza vaccinazione. Giorni fa il presidente di Regione Vincenzo De Luca denunciava una “gestione irresponsabile” da parte del governo nella distribuzione dei vaccini. E poi ha rimarcato: “Situazione ancora più grave, se si tiene conto che in Campania abbiamo la popolazione più giovane (quella che adesso deve vaccinarsi) e la densità abitativa più elevata. Sono degli irresponsabili”.
“Stiamo tentando di programmare per le due settimane centrali di agosto di vaccinare i turisti in Veneto” ha spiegato nei giorni scorsi il presidente Luca Zaia. La possibilità sarà data anche a tutti gli operatori turistici over 60. “Ulteriore idea è quella di vaccinare con il Johnson&Johnson gli operatori turistici sotto i 60 anni, grazie a 60 mila dosi” ha continuato il presidente, “si punta in questo senso a dare la possibilità di “forzare” la lista delle prenotazioni online, accreditandosi come operatori turistici”. La preoccupazione per la fornitura di dosi però rimane: “La condizione principale è che ci siano i vaccini e che ci sia un sostegno in questo senso a livello nazionale” ha aggiunto Zaia, sottolineando la centralità dell’iniziativa per regioni come il Veneto che vivono “di pane e turismo”.
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