Il Green Pass è da poco diventato ufficiale in tutta Europa ma ci sono molte informazioni da conoscere
Quando si può ottenere il green pass?
Indice Articolo
- Quando viene rilasciato il certificato?
- Quanto dura il green pass?
- Come faccio ad avere il certificato?
- Si può avere il green pass sulle app Immuni e Io?
- Posso usare il green pass in versione cartacea?
- Cos’è il codice Authcode?
- Chi non ha la tessera sanitaria può ricevere il green pass?
- Anche i minori devono avere il certificato?
- Posso avere il green pass se mi sono vaccinato all’estero?
- Quando mi serve il green pass?
- Chi può controllare il certificato?
- Chi gestisce e come il certificato?
- A chi rivolgersi per dei problemi?
Dopo 15 giorni dalla prima dose di vaccino (Pfizer, Moderna o AstraZeneca) o dal vaccino monodose Johnson & Johnson; dopo il completamento del ciclo vaccinale; dopo essere risultati negativi a un tampone molecolare o rapido nelle 48 ore precedenti; entro 6 mesi dalla guarigione dal Covid.
Quando viene rilasciato il certificato?
Il green pass viene emesso in automatico per tutte le vaccinazioni effettuate a partire dal 27 dicembre 2020 nella prima settimana di avvio della piattaforma nazionale ed entro il 28 giugno. La disponibilità non sarà quindi immediata. Chi ha già fatto il vaccino, riceverà un messaggio via email o sms quando la certificazione sarà disponibile.
Quanto dura il green pass?
Secondo le regole europee l’istituto del green pass sarà in vigore per un anno a partire dal prossimo primo luglio. Dopo 15 giorni dalla prima dose di vaccino, il pass è valido fino alla somministrazione della seconda– per quei paesi che accettano viaggiatori con una sola dose – dopodiché è valido per 9 mesi. Per chi ha un certificato di guarigione avrà una validità di 6 mesi dal risultato positivo ottenuto con un test a tampone molecolare (Pcr). Mentre per chi non ha ricevuto il vaccino o non è in possesso di un certificato di guarigione, sarà valido nelle 72 ore successive a un test Pcr negativo o per 48 ore se si ricorre a un tampone rapido (in generale, poi occorre vedere se gli Stati adotteranno specifici limiti).
Come faccio ad avere il certificato?
Il green pass si può ottenere tramite diversi canali. Attraverso il sito dedicato del governo (disponibile cliccando qui), dopo essersi identificati con le credenziali Spid (Sistema pubblico di identità digitale) o con la Cie (carta di identità elettronica). In alternativa si può accedere usando la propria tessera sanitaria o un documento di identità. In questo caso sarà poi necessario inserire i codici univoci ricevuti con il certificato di guarigione da Covid-19 o a seguito di un tampone molecolare o antigenico o il codice Authcode fornito dalle strutture sanitarie. Altrimenti, il green pass può essere richiesto accedendo al Fascicolo sanitario elettronico, con le modalità previste dalle diverse regioni.
Si può avere il green pass sulle app Immuni e Io?
La certificazione può essere rilasciata tramite alcune l’app Immuni per il tracciamento dei contagi. In questo caso sarà presente una apposita sezione denominata Eu digital Covid certificate visibile nella schermata iniziale dell’applicazione. Per accedere al documento basterà inserire il numero e la data di scadenza della tessera sanitaria. Il codice qr verrà salvato nello smartphone e sarà disponibile anche in modalità offline. La app dovrà essere aggiornata all’ultima versione, già disponibile.
Mentre per l’app Io, per i servizi della pubblica amministrazione, basterà effettuare un aggiornamento per poterne usufruire. Senza fare alcuna richiesta, tutti gli utenti registrati riceveranno una notifica sul proprio smartphone ogni volta che sarà disponibile una certificazione intestata a loro. Per ricevere la notifica è sufficiente aver effettuato l’accesso all’app Io con Spid o Cie. Una volta ricevuta basterà entrare nell’app, tramite codice di sblocco o riconoscimento biometrico, per poter visualizzare e scaricare il proprio green pass, con il codice qr e i dati del certificato.
Posso usare il green pass in versione cartacea?
Chi non dispone di strumenti digitali come computer o smartphone, potrà ricevere il green pass dal proprio medico generale o farmacista. Sarà necessario presentare il proprio codice fiscale e i dati della tessera sanitaria e il certificato verrà rilasciato in formato cartaceo.
Cos’è il codice Authcode?
Dopo essersi vaccinati, aver ricevuto il certificato di guarigione o aver effettuato un test molecolare o antigenico, la piattaforma nazionale del ministero della Salute invierà un messaggio, ai recapiti forniti dalla persona, con un codice associato alla certificazione. Con questo codice, assieme ai dati della tessera sanitaria, si può ottenere il qr code del proprio green pass sul sito dedicato del governo (http://www.dgc.gov.it) o sull’app Immuni.
Chi non ha la tessera sanitaria può ricevere il green pass?
Tramite il codice Authcode, anche chi non è in possesso della tessera sanitaria o non è iscritto o iscritta al Sistema sanitario nazionale potrà ricevere la propria certificazione. Sarà sufficiente indicare il codice ricevuto via email o sms, insieme al numero di documento di identità.
Anche i minori devono avere il certificato?
Il green pass serve anche per i minori dai 2 anni in su. I genitori o i tutori riceveranno il loro codice Authcode relativo alla negatività o alla guarigione dal Covid-19 e con quello potranno ottenere la certificazione anche per i minori sotto la loro responsabilità.
Posso avere il green pass se mi sono vaccinato all’estero?
Secondo il decreto del 17 giugno, chi ha ricevuto un vaccino fuori dall’Europa (ma sempre autorizzato dall’Agenzia del farmaco europea), dovrà farsi convalidare il certificato vaccinale dagli Usmaf, gli Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera o nell’ambasciata italiana nel paese in cui ci si è vaccinati.
Secondo quanto riporta il Sole 24 ore, tuttavia, sembra che questo sistema non sia ancora attivo, perché i referenti non hanno ricevuto istruzioni a riguardo.
Se invece il vaccino è stato fatto in Unione europea (o in Svizzera, Liechtenstein, Norvegia e Islanda), il pass si ottiene automaticamente grazie al sistema di interoperabilità europea attivo dal primo luglio.
Il problema si pone se si è ricevuta una dose all’estero e si vuole proseguire con la seconda dose in Italia, al momento infatti è consentito solo a chi è iscritto all’Aire (Anagrafe italiani residenti all’estero).
Quando mi serve il green pass?
In Italia la certificazione può essere utilizzata per partecipare a eventi pubblici (come fiere, concerti, feste o gare sportive), per accedere a residenze sanitarie o per spostarsi in entrata e in uscita dalle regioni in zona rossa o arancione, se questi colori dovessero tornare. Mentre sul territorio europeo servirà per poter viaggiare tra i paesi senza restrizioni sanitarie come quarantene, isolamenti o tamponi in caso di vaccinazione e guarigione.
Chi può controllare il certificato?
Secondo quanto stabilito dal decreto firmato lo scorso 17 giugno dal presidente del Consiglio, Mario Draghi, le prime figure autorizzate a controllare il certificato saranno le forze dell’ordine e i pubblici ufficiali nell’esercizio delle proprie funzioni; il il personale addetto al controllo della sicurezza di eventi, cerimonie o spettacoli aperti al pubblico e i proprietari delle strutture nelle quali si svolgono;
il personale delle compagnie aeree, marittime o dei trasporti e, secondo quanto riportato al comma C dell’articolo 13 del decreto, anche i “titolari delle strutture ricettive e dei pubblici esercizi” in cui è richiesto; infine il pass potrà essere controllato dal personale incaricato e dai gestori delle strutture offrono prestazioni sanitarie, socio-sanitarie e assistenziali nelle quali il certificato è richiesto ai visitatori o alle visitatrici.
Chi gestisce e come il certificato?
La piattaforma del digital green certificate è stata sviluppata da Sogei ed è gestita dal ministero della Salute, che è anche il titolare di tutti i dati personali, che saranno usati esclusivamente per verificare lo stato di salute delle persone. Inoltre, saranno soggetti alla protezione del Gdpr (Regolamento generale sulla protezione dei dati) e verranno conservati solo per il periodo di validità del certificato. Nessun dato sarà usato per finalità commerciale.
A chi rivolgersi per dei problemi?
Per assistenza tecnica sono disponibili il call center 800 91 24 91 (attivo tutti i giorni dalle 8 alle 20) e l’indirizzo email cittadini@dgc.gov.it.
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Articolo pubblicato il giorno 3 Luglio 2021 - 22:03 / di Cronache della Campania