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Al Teatro dei Piccoli, primo appuntamento de ‘Il Cinema Suona!’

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Mercoledì 7 luglio h 21.00 al Teatro dei Piccoli – Open Air Dissonanzen presenta il primo appuntamento de Il Cinema Suona! con “Le avventure del principe Achmed”, un lungometraggio d’animazione di Lotte Reiniger che si ispira a una storia tratta da “Le mille e una notte”.

Un omaggio, quello di Dissonanzen, all’avanguardia cinematografica tedesca degli anni Venti del secolo scorso, con la sonorizzazione live di uno dei primi esempi di cinema d’animazione. L’Ensemble Dissonanzen suonerà musiche originali composte espressamente per l’organico del gruppo da Marco Sannini, partiture che lasciano ampi spazi creativi al gruppo.

PUBBLICITA

L’ appuntamento al Teatro dei Piccoli – Open Air si inserisce nella programmazione de “La Campania è Teatro, Danza e Musica”, progetto promosso da ARTEC/ Sistema MED in collaborazione con SCABEC – Società Campana Beni Culturali e Fondazione Campania dei Festival. Con il sostegno del Goethe Institut.

Teatro dei Piccoli – Open Air mercoledì 7 luglio h 21.00

Le avventure del principe Achmed
Germania, 1926
lungometraggio d’animazione di Lotte Reiniger
titolo originale Die Abenteuerdes Prinzen Achmed
fiabesco, durata 60′
Regia: Lotte Reiniger
Sceneggiatura: Lotte Reiniger
adattato da: Storia delle tre mele

sonorizzato da ENSEMBLE DISSONANZEN
musiche di Marco Sannini
Ensemble Dissonanzen
Marco Sannini, tromba
Carlo Lomanto, voce ed elettronica
Ciro Longobardi, tastiera midi ed elettronica
Tommaso Rossi, flauti

Ensemble dissonanzen
Ensemble dissonanzen

Prevendite Azzurro Service | costo del biglietto 10.00 euro

Info: http://www.dissonanzen.it ensemble dissonanzen Dissonanzen

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Pur rientrando nel clima di ricerca e sperimentazione che contraddistinse l’avanguardia degli anni Venti, Lotte Reiniger si richiama da un lato, nei contenuti e nelle forme, all’espressionismo letterario e cinematografico, dall’altro alla spettacolarità propria dei film fantastici e avventurosi. L’uso nel cinema di animazione delle “silhouettes animate” o delle “ombre cinesi”, di cui fu la massima specialista, diede alla Reiniger la fama di artista delicata e sensibile conquistando il pubblico adulto e la critica del tempo, affascinati entrambi dalla sua abilità, dalla sua poetica e fine ironia. Attenta all’eleganza formale e ai risvolti culturali dei prodotti di consumo, il suo non fu soltanto un geniale espediente tecnico-formale per riproporre in termini più “colti” e raffinati temi e soggetti propri della favolistica classica, ma fu soprattutto un modo nuovo di utilizzare il cinema di animazione al di fuori dello sperimentalismo astratto dei film di pittori e della commercializzazione dei disegni animati di serie americani.


Articolo pubblicato il giorno 5 Luglio 2021 - 10:01


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