Sei tracce frutto di un lungo e appassionato percorso che Simone Frendo and the Rhythmers racconta così:
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“Esiste un limbo in cui ogni artista prima o poi si imbatte, che ti spinge ad azzerarti ed a mettere in discussione tutto, ed e’ questo un momento importantissimo nella fase creativa, si iniziano a mettere sulla tavolozza nuovi colori, nuove sfumature, nuove tecniche.
Dopo una lunga parentesi in cui mi ero concentrato su sonorità prettamente più elettroniche, ho avuto l’esigenza di riappropriarmi di quello che è sempre stato il mio background, libero da ogni schema che la discografia ti impone, un ritorno alle radici che mi hanno da sempre guidato, a prescindere dalle sonorità che volevo sperimentare. Così un bel giorno ho deciso di azzerare tutto e mettermi, voce e piano, a scrivere canzoni. Mi sono così creato il mio banco di suoni a cui sono sempre stato legato, Hammond, Rhodes, Fender Precision, quelle sonorità e quelle armonie sempre presenti nei dischi che ascolto fino dall’adolescenza, IL FUNK, IL SOUL e tutte le derivazioni ad esse legate. Per i testi, venivo da momenti di particolare sofferenza e difficoltà, di forti emozioni… ingredienti perfetti per un disco, pensai subito!, ha spiegato Simone Frendo and The Rhythmers
Dopo un anno, nel 2015, mi sono ritrovato con una serie di brani che, a dire il vero, avevo scritto più per esorcizzare questi momenti e per il mio solo piacere. Adesso però avevo dei brani, con sonorità assolutamente vintage, e sentirli suonati con strumenti “virtuali” iniziava ad essere una situazione troppo stretta.
Così l’idea “malsana” di farli suonare con strumenti reali inizia a prendere forma, e dopo vari tentativi, più o meno riusciti, l’anima di JAMES BROWN, che sempre mi protegge, mi ha fatto incontrare con un intera band di SIGNORI musicisti, non ero nella pelle!
E dopo un lungo periodo di prove, di chilometri e Fiano ghiacciato- dice ancoraSimone Frendo and The Rhythmers- è arrivato il momento di entrare in uno studio e registrare. Ci sarebbe bastato suonare quello che in un anno avevamo provato a mettere fuori con il cuore, cosi come va suonata questa roba. La scelta dello studio è stata più che una scelta, un colpo di fulmine, l’AUDITORIUM 900, uno studio con 1 secolo di storia della musica italiana, mi stava regalando un onda di energia accumulata in un secolo e la avvertivo fortemente!
Finalmente nel 2019, diamo un nome a questa avventura, Simone Frendo and The Rhythmers e nasce finalmente “I DO MY FAVORITE THINGS”, un EP di 6 brani registrati maniacalmente in analogico, in presa diretta, così come si faceva una volta.
Non volevamo perdere l’energia dell’insieme, magari con qualche imperfezione qua e la, ma era quello che volevo mettere fuori, un disco REALE, VERO, CRUDO.
Un disco che non ha nessun vezzo di innovazione, tutt’altro, vuole essere un tributo, una visone personale ed introspettiva dei miei ascolti passati, canalizzando le mie esperienze personali e cercando di trasmetterle alle persone che, con me, hanno condiviso questa esperienza.
Simone Frendo and The Rhythmers, superband di vecchie cariatidi della musica che hanno con il loro contributo fatto si che tutto questo disco potesse prendere vita, riuscendo cosi a portarlo fuori da un Computer, sono:
DRUM: GIANLUCA CANITANO
BASS: MAURIZIO FRENDO
GUITAR: ENZO PAPARO
SAX: MARCO BIFANI
TROMBONE: TONY DI SOMMA
KEYBOARD: NICOLA PAROLISI
Da anni esponente della scena musicale indipendente partenopea.
Negli anni novanta è la voce del gruppo BALAPERDIDA con cui produce un album omonimo (Novenove/BMG) affidandone la produzione ed il mixing a Dennis Bowell, leggenda mondiale del dub, suonando in più di 200 concerti in Italia e all’estero.
A cavallo del 2000 fa parte del gruppo di musica elettronica/trip hop NA-SA, del duo MANOPULA HOME STUDIO (elettronica/jazz/experimental), collabora con STEFANO MIELE al brano BABYLON del disco PISTA CONNECTION (Planet Records) e con ANTONIO ONORATO in THE SOUL BREATH (Polosud).
Nel 2006 nasce JeKO dalla collaborazione tra Simone Frendo e Sergio Liguori, un composto di funk e funk distintamente eseguiti con suoni electro. Con JeKO suona nel popolare ritrovo di Brighton “Zap Club”, nel fantastico party chiamato l-ektrica a Roma e nei party underground londinesi chiamati Deranged and Demented e Miander. Nel 2010 pubblicano con la Skint Rec (UK) “JEKO GEEK”.
Dal 2010 ad oggi Simone ha collaborato con VOODOTAPES per il brano REMAIN THE SAME (Aquietbump) e con TORREGGAE come tastierista nel brano RAGGAMUFFIN SOULDIERS e come singer regalando alla crew tre brani in stile dubplate: COME SE, GIRL FROM LEBANON e NEW INSPIRATION.
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Dal 2014 al 2019 elabora e mette in moto il meccanismo che porterà alla produzione di I DO MY FAVORITE THINGS grazie alla band THE RHYTHMERS. L’EP viene pubblicato il 2 Luglio 2021 in distribuzione digitale per A Different Records.
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