Maxi rissa a Salerno: si sono dati appuntamento tramite chat e, poi, una volta gli uni di fronte agli altri, si sono malmenati utilizzando anche bastoni e roncole.
Uno di loro, un sedicenne, ha riportato danni permanenti al cervello. Sono due distinti gruppi di giovanissimi, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, i protagonisti di una rissa scoppiata il 22 aprile scorso a Giffoni Sei Casali, nel Salernitano.
Questa mattina, su disposizione della procura presso il tribunale per i minorenni di Salerno, cinquanta carabinieri della Compagnia di Battipaglia hanno dato esecuzione a undici ordinanze di custodia cautelare, di cui nove di collocamento in comunita’ e due di permanenza in casa, nei confronti di undici minorenni, tra i 15 e i 17 anni, molti dei quali residenti nella zona dei Picentini, ritenuti dal gip del tribunale per i minorenni tutti gravemente indiziati dei delitti di rissa aggravata e alcuni di lesioni gravi ai danni di uno dei partecipanti alla rissa.
Dalla ricostruzione degli inquirenti, la sera del 22 aprile scorso, circa 17 ragazzi, la maggioranza dei quali minorenni, “in modo preordinato e premeditato”, si sarebbero dati appuntamento a Giffoni Sei Casali con l’obiettivo di “scatenare con efferata violenza uno scontro fisico”, aggravato dall’uso di armi, spiega la procura.
Un bastone e’ stato sequestrato quella sera e sarebbe quello utilizzato per colpire il sedicenne il quale, dopo gli accertamenti medico-legali, ha riportato “un indebolimento permanente dell’organo cervello”. All’arrivo sul posto dei carabinieri, molti dei ragazzi coinvolti erano riusciti a dileguarsi.
Da li’, e’ stata avviata un’indagine, delegata ai militari dell’Arma in collaborazione con la sezione di polizia giudiziaria della procura, che ha portato all’identificazione dei presunti responsabili e al sequestro di due coltelli a scatto e di una pistola scacciacani senza tappo rosso.
“E’ abbastanza dilagante il concetto di impunita’ dei minori che ritengono di essere super partes, di non rientrare in quelli che sono i canoni del diritto penale ordinario e pensano di farla franca”, spiega a margine di un incontro con la stampa il procuratore della Repubblica presso il tribunale per i minorenni di Salerno, Patrizia Imperato, chiarendo i motivi per i quali “abbiamo sentito la necessita’ di convocare una conferenza stampa”.
“E’ vero – riconosce – che esiste la normativa che tutela i minorenni, per cui sono previste diminuzioni di pena ed enormi agevolazioni in tema di risoluzione dei procedimenti penali, ma e’ anche vero che il minore deve rendersi conto che non tutto gli e’ consentito e che tutto gli e’ possibile”. Per il comandante provinciale dei carabinieri, il colonnello Gianluca Trombetti, le indagini hanno permesso di “chiarire la dinamica di un’aggressione particolarmente violenta”.
“Un aspetto che mi ha particolarmente colpito dell’intera vicenda – sottolinea – e’ che uno dei minori non aveva neanche il minimo timore delle forze di polizia, tant’e’ che, quasi come un affronto, ha detto ‘aspetto che vengano, tanto non ho timore'”.
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