Raffaella l’ombelico e il Tuca tuca: la rivoluzionaria col sorriso. L’ultimo tweet lo ha scritto per ringraziare quanti le avevano fatto gli auguri per il compleanno. Era il 18 giugno scorso.
“Grazie a tutti! Mi avete sommersa di auguri, il vostro affetto mi commuove, vi abbraccio e vi auguro un’estate con ritorno alla normalità”. Queste le ultime parole su Twitter di Raffaella Carrà, postate il 18 giugno, giorno del suo 78esimo compleanno. Quell’augurio ricambiato ora è sommerso di commenti affranti per la sua scomparsa.
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Raffaella l’ombelico e il Tuca tuca – Il suo ultimo Tweet
Un’artista che tutti gli italiani sentivano come una persona di famiglia. Una grande donna che con il sorriso e il garbo è riuscita a cambiare un po’ l’Italia ‘bacchettona’ e benpensante.
Nel 1970 fu la prima artista a mostrare l’ombelico in Tv, era il 10 ottobre del 1970 quando – insieme a Corrado – aprì l’ottava edizione di Canzonissima, la gara di musica leggera del sabato sera. Indossava un abito stringente che mostrava l’ombelico mentre cantava ‘Ma che musica che musica’. Per giorni le cronache non parlarono che di quell’ombelico e le polemiche furono infinite. Ma il caso fu ben presto surclassato da altro clamore, perchè Raffaella nella nona edizione di “Canzonissima” del 1971 ballò per la prima volta il ‘Tuca Tuca’. Non solo entrò in scena con l’ombelico scoperto ma con il ballerino Enzo Paolo Turchi si toccavano reciprocamente la testa, le spalle, i fianchi e le gambe. Fu il finimondo tra i benpensanti.
Raffaella l’ombelico e il Tuca tuca
Con il suo ‘Tuca, tuca, tuca’ scandalizzò e sedusse l’Italia con una canzone ammiccante e trasgressiva per le regole della tv pubblica dell’epoca. Al punto che per continuare a cantare e ballare il “Tuca tuca” fu necessario far intervenire il grande attore Alberto Sordi, che con la sua ironia sdrammatizzò quelle movenze sexy che avevano suscitato tanto clamore e fatto muovere la censura della Rai. La canzone “Tuca-tuca” fu scritta da Gianni Buoncompagni, il pigmalione di Raffaella, e da Franco Pisano. Il coreografo Don Lurio ideò un ballo a due che consisteva nel toccare prima ginocchia, poi fianchi, poi spalle, poi la fronte dell’altro. Raffaella Carrà lo eseguì per la prima volta con il ballerino Enzo Paolo Turchi.
Raffaella l’ombelico e il Tuca tuca
Oggi non solo l’Italia ha pianto la scomparsa della Raffaella nazionale. In Spagn la triste notizia è apparsa rapidamente sulla prima pagina dei principali siti spagnoli, con El Pais che celebra “la regina della Tv italiana”. “L’Italia perde una delle sue icone”, scrive ancora il quotidiano, mentre El Mundo ricorda i tantissimi programmi della Carrà sulla tv spagnola a partire dal 1976 con La Hora de…. Senza dimenticare il popolarissimo “Hola Raffaella” su TVE nei primi anni novanta, cui seguì “En casa con Raffaella” su tele 5. Raffaella era stata anche premiata nel 1985 con la medaglia al Merito civile spagnola e nel 1993 aveva scritto un libro di cucina in spagnolo “Las recetas de Raffaella”.
Raffaella l’ombelico e il Tuca tuca
La notizia della sua morte è rimbalzata anche in Sud America e in particolare in Argentina dove era amatissima.
”L’amica di Maradona”, la donna che era ‘‘scappata da Hollywood per non cadere nella dannata cocaina” e l’ideatrice di slogan come “per fare l’amore bene bisogna venire al sud”. Così il quotidiano argentino El Clarìn ricorda Raffaella Carrà. Parlando del suo ”idillio con l’America Latina’‘, El Clarìn descrive una ”Italia sotto choc” per la morte della Carrà. E sottolinea come il suo ”Tuca Tuca scandalizzò il Vaticano, ma Raffaella uscì trionfante da quella insolita battaglia”. ”L’Argentina la ricorderà, tra tante altre tracce, per essere stata la musa ispiratrice di Susana Giménez”, scrive El Clarìn, affermando che la trasmissione ”Hola Susana era inspirata a Pronto, Raffaella”. In un lungo articolo, il giornale ricorda come la Carrà sia arrivata ”a Buenos Aires durante la dittatura militare. Ha recitato nel film argentino ‘Barbara’ con Jorge Martínez, diretto da Gino Landi (nel 1980) e ha riempito teatri e stadi”.
Raffaella l’ombelico e il Tuca tuca
Tantissimi i messaggi dei personaggi del mondo dello spettacolo in queste ore.
Raffaella l’ombelico e il Tuca tuca
”Sono addolorato e piango una amica meravigliosa. Artista meravigliosa. Oggi ho il cuore a pezzi. Riposa in pace e non ti dimenticherò mai… mia adorata #raffaellacarra. Che triste la vita”. Così Cristiano Malgioglio in un Tweet commentando la scomparsa di Raffaella Carrà.
“Che dolore! Non ci voglio credere…”. Cosi’ Gianni Morandi ricorda su Instagram Raffaella Carra’ postando il video di un duetto in cui interpretavano “Il mio canto libero” di Lucio Battisti.
“Non e’ possibile… Il mito di sempre e’ rinato in Cielo. Rip Raffaella”. Lo ha scritto Lorella Cuccarini su Twitter ricordando Raffaella Carra’ scomparsa oggi all’eta’ di 78 anni”.
Raffaella l’ombelico e il Tuca tuca
“Un mito irraggiungibile che rimarra’ per sempre nei nostri cuori. Attrice, cantante, ballerina, presentatrice con il tuo modo elegante di intrattenere il pubblico ci hai fatto divertite per anni in tv. Con te abbiamo sognato, cantato e ballato. In Italia e nel mondo”. Cosi’ su Facebook Alessandro Del Piero, l’ex attaccante della Nazionale e capitano della Juventus, ha ricordato Raffaella Carra’, icona della musica e della televisione italiana, scomparsa quest’oggi all’eta’ di 78 anni. “E non dimentichero’ mai quella sera a ‘Carramba’ quando mi hai insegnato il ‘Tuca Tuca’. Con la tua energia, la tua vivace intelligenza nel saper mettermi a mio agio nel tuo mondo – ha concluso Del Piero -. Ciao Raffaela”.
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Per ricordare l’icona della Tv italiana anche la Rai ha rivoluzionato la sua programmazione serale. E tutte le Tv nazionali le hanno dedicato dei programmi per ricordarla.
Oggi tutta Italia si canta ‘Pedro, Pedro’, ‘Tuca, tuca, tuca’, ‘Com’è bello far l’amore da Trieste in giù‘ solo per citare alcune delle sue canzoni semplici che hanno accompagnato gli italiani per oltre mezzo secolo. Per tutti la sua morte è un ‘Carramba che sorpresa’ che, in fondo, non lascia tristezza perchè la Raffa Nazionale ci sarà sempre come il suo sorriso e il suo rivoluzionario.
Articolo pubblicato il giorno 5 Luglio 2021 - 22:46