Palestra di Pompei fa body shaming per pubblicizzarsi. Borrelli e Simioli: “Una mossa vergognosa, insultano chi non corrispose ai canoni di bella che la società impone.”
“Grazie a noi per le strade non ci sono più mandrie di chiattoni”. Borrelli e Simioli: “Una mossa vergognosa, insultano chi non corrispose ai canoni di bella che la società impone.
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Palestra di Pompei fa body shaming
Nel campo della pubblicità e della comunicazione se ne sono viste davvero di tutti i colori. Audacia, creatività, ironia, sensualità, provazione. Le agenzie di comunicazioni le hanno provate tutte ed hanno fatto leva su qualsiasi tipo di sentimento umano per attirare l’attenzione del pubblico e procurare quanti più clienti possibili alle attività pubblicizzate. Ma se si arriva ad insultare i propri potenziali clienti allora o non si è ben compreso cosa significhi ‘comunicare’ oppure qualcuno ha perso il senno.
Palestra di Pompei fa body shaming
È il caso del body shaming perpetuato da una campagna pubblicitaria social per una palestra di Pompei, come diversi utenti hanno segnalato al Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli, dove ci si riferisce ai “chiattoni” che non affollano più le strade in “mandria” grazie alle cure a base di fitness.
Palestra di Pompei fa body shaming
“Se puntavano sull’ironia, hanno completamente mancato il bersaglio. Questa è soltanto un’offesa, un insulto verso quelle persone che non corrispondono a quei canoni di bellezza imposti dalla società odierna. Riteniamo che questa sia stata una mossa indegna, qualcosa di vergognoso ed intollerabile. I gestori della palestra ed i responsabili della comunicazione facciano un passo indietro e chiedano umilmente scusa.”- hanno commentato Borrelli ed il conduttore radiofonico Gianni Simioli.
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Articolo pubblicato il giorno 9 Luglio 2021 - 16:03