Donnarumma: 8,5. È la sua serata, ancora una volta. Nessun errore i partita e due rigori parati, uno che consegna la coppa all’Italia. C’è la sua indelebile firma in questo Europeo.
Di Lorenzo: 6,5. Lascia clamorosamente solo Shaw dopo 2′, ed è il gol che rischia di mettere fuori gioco l’Italia. Si riscatta, poi, nel prosieguo del match e non sfigura.
Chiellini: 7,5. Match esemplare dell’immenso centrale azzurro: non lascia respirare Kane, che gioca una partita opaca. L’Europeo è anche merito suo: perfetto.
Bonucci: 7,5. Suo il gol del pareggio che ci porta ai rigori e quindi alla coppa: basta questo per meritare il voto alto. Leader della difesa insieme a Chiellini, compone forse il duo di retroguardia più forte d’Europa.
Emerson: 6,5. Prestazione sufficiente dell’esterno, anche se non preciso in occasione della copertura del gol inglese. Per il resto dà una mano anche all’attacco e lavora spesso sulla fascia (dal 118′ Florenzi: sv).
Barella: 6. Non riesce a dare il solito apporto al centrocampo azzurro, tocca pochi palloni e perde spesso l’attimo. Mancini lo sostituisce per cambiare assetto tattico ad inizio ripresa (dal 55′ Cristante: 6. Perde forse troppi palloni, soffre tanto il peso del match).
Jorginho: 6. Lotta oltre il dolore, rischia però l’espulsione al termine dei supplementari per un fallo su Grealish. Sbaglia dal dischetto, per sua fortuna un errore che non influisce.
Verratti: 6. In una partita di possesso palla, l’Italia si affida alle sue doti ed alla sua gestione del pallone. Mette lo zampino sul gol del pari, colpendo di testa e costringendo Pickford alla parata (dal 96′ Locatelli: 6. Prestazione senza infamia e senza lode, può comunque ritenersi soddisfatto del suo torneo).
Chiesa: 7. È il migliore degli azzurri fino alla sfortunata uscita dal campo per infortunio. Nel primo tempo il più attivo dei suoi, dà vivacità all’attacco anche nelle fasi più difficili dell’incontro (dall’86’ Bernardeschi: 6. Deve sostituire un Chiesa perfetto, ci mette grinta).
Immobile: 5,5. Tocca pochissimi palloni senza mai riuscire ad influire nelle manovre offensive della squadra. Mancini capisce le difficoltà del bomber della Lazio e lo sostituisce appena iniziata la ripresa (dal 55′ Berardi: 6. Si divora il 2-1 appena entrato, si fa perdonare trasformando il primo rigore).
Insigne: 6,5. E’ stato importante nelle manovre d’attacco, anche se questa volta senza trovare il tocco decisivo (dal 90′ Belotti: 5,5. Così come Immobile non riesce ad incidere, sbaglia un rigore per fortuna inutile).
Vincenzo Scarpa
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