Antonio Cirillo ha confessato di essere l’autore materiale dell’omicidio Cerrato la sera del 19 aprile scorso.
E dopo aver reso piena confessione ha coinvolto anche il padre Francesco di 67 anni che in mattinata è stato arrestato. Infatti i militari della Sezione Operativa della Compagnia Carabinieri di Torre Annunziata, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Torre Annunziata su richiesta della Procura della Repubblica, hanno proceduto all’arresto di Francesco Cirillo.
L’uomo è gravemente indiziato in ordine al reato di omicidio volontario di Maurizio Cerrato, commesso, in concorso con il figlio Antonio (reo confesso), lo scorso 19 aprile. Ma anche insieme ai fratelli Domenico Scaramella e Giorgio Scaramella. Gli altri erano già in carcere dal 21 aprile.
Alla individuazione dell’odierno arrestato, quale componente del gruppo di persone che ha aggredito ed ammazzato Maurizio Cercato, si è pervenuti nel prosieguo delle capillari e minuziose indagini espletate in modo certosino dai Carabinieri di Torre Annunziata e coordinate dalla Procura, che avevano già condotto in precedenza, il 7 giugno scorso, alla scarcerazione, per carenza dei gravi indizi di colpevolezza, su richiesta di della Procura di Antonio Venditto.
Il giovane era stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto e a custodia cautelare in carcere per il suddetto omicidio, in quanto inizialmente riconosciuto dalla figlia del Cerrato come partecipe dell’omicidio di quest’ultimo, essendosene di contro accertata l’estraneità ai fatti.
Le indagini, rese oltremodo difficili dal clima di diffusa omertà che ha caratterizzato il contesto investigativo, hanno consentito di accertare, da un lato, che l’autore materiale della coltellata che ha
cagionato la morte del Cerrato è stato Cirillo Antonio, reo confesso sul punto, e, dall’altro, che all’omicidio ha partecipato anche il padre di quest’ultimo, Cirillo Francesco, per sua stessa
ammissione presente ai fatti.
L’analisi dei filmati della video sorveglianza del parcheggio, teatro dell’omicidio, che erano stati volutamente cancellati subito dopo l’omicidio, ma che sono stati recuperati attraverso una consulenza tecnica informatica, che ha restituito le immagini relative ai momenti immediatamente precedenti e successivi all’omicidio, la ripetuta escussione di alcuni testimoni e l’effettuazione di intercettazioni hanno consentito di ricostruire compiutamente i singoli momenti che hanno scandito l’azione delittuosa, di pervenire all’identificazione del quarto componente del gruppo omicida e di accertare il ruolo dallo stesso ricoperto nella consumazione dell’omicidio.
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Con l’odierno arresto possono ritenersi definitivamente identificate ed assicurate alla giustizia tutte le persone che hanno partecipato all’omicidio di Maurizio Cerrato.
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