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Legionella a Napoli, appalti per la bonifica: 19 perquisizioni

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Legionella a Napoli, appalti per la bonifica: 19 perquisizioni .

La Procura ipotizza i reati di corruzione, turbativa d’asta e falso nell’ambito di una indagine su appalti per il contrasto alla a Napoli, e in maniera particola all’Asl Napoli 1 centro nella quale sono state disposte 19 perquisizioni.

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I sostituti procuratori Antonello Ardituro, Mariella Di Mauro, Simone de Roxas ed Henry John Woodcock stanno verificando le procedure amministrative degli appalti che coinvolgono un gruppo di funzionari pubblici i quali, per i pm, potrebbero avere privilegiato alcuni imprenditori che si sono aggiudicati gli appalti per la bonifica delle acque dal batterio della legionella nell’Asl Napoli 1.

L’inchiesta sulla legionella a Napoli, è partita dalle verifiche del Nas lo scorso marzo a seguito di alcune criticità sorte, appunto, nel servizio di contrasto anti legionella.

Il sospetto degli inquirenti di Napoli e’ che le gare d’appalto siano state “cucite addosso a ditte ‘amiche”.

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Le perquisizioni nell’ambito dell’inchiesta su appalti legionella a Napoli sono state disposte a carico di persone fisiche, non sono ancora entrate nell’inchiesta otto sedi di società specializzate che si sono aggiudicate o hanno partecipato agli appalti per  ispezionare e pulire periodicamente gli impianti di condizionamento dell’aria e tubature degli ospedali.

L’ipotesi della è che le procedure di assegnazione non siano state trasparenti ma viziate e che alcuni funzionari della Asl napoletana abbiano ricevuto somme di denaro o altri benefit in cambio degli appalti. Tra gli figurano l’ex consigliere regionale Luciano Passariello, già coinvolto nell’inchiesta sulla Sma, la società in house della Regione che si occupa di ambiente, e l’imprenditore ed ex assessore comunale di Napoli Arcangelo Martino, indagato negli anni scorsi a Roma per l’associazione segreta P3; l’ex dirigente dell’Asl Claudio Ragosta e l’architetto Antonio Bruno, consulente dell’Asl e l’imprenditore Antonio Martino. Nel corso delle perquisizioni le fiamme gialle hanno acquisito una serie di dispositivi elettronici che saranno esaminati nelle prossime settimane.


Articolo pubblicato il giorno 2 Luglio 2021 - 20:53


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