Tanti lungo il percorso del bus scoperto degli azzurri per le vie di Roma e tanti tifosi in attesa all’Hotel Parco dei Principi dove la Nazionale dopo il bagno di folla per il successo ad Euro 2020 ha cenatoe festeggiato con le famiglie. Ad attendere gli azzurri in hotel il presidente del Coni Giovanni Malagò. Il menù: un primo ai funghi porcini, ed uno alle zucchine, pesce per secondo, buffet di verdure con un buon vino, bollicine e torta celebrativa. Poi festa in piscina con parenti e familiari prima del liberi tutti e le meritate vacanze.
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Cori, tricolori e striscioni al Parco dei Principi, dove oltre un migliaio tifosi hanno atteso l’arrivo della Nazionale a bordo del pullman scoperto partito da Palazzo Chigi dopo l’incontro con il Premier Mario Draghi e quello con Mattarella in Quirinale. Ad attenderli in hotel non solo il presidente del Coni Giovanni Malago, ma anche i Negramaro che si esibiranno in un concerto privato come avevano fatto all’apertura di Casa Azzurri.
All’arrivo dell’Italia, dopo circa due ore di tragitto, la coppa e’ ben in vista e Bonucci con il megafono incita i tifosi che rispondono con un ritornello che da ieri sera e’ sempre lo stesso e passa da “i campioni dell’Europa siamo noi” a “chi non salta un inglese é”.
Da Via del Corso a Piazza Venezia, passando per Via Quattro Novembre, Largo Magnanapoli, Via del Tritone, Piazza Barberini, Via Veneto, Piazza Brasile, Via Pinciana e infine l’hotel: per tutta la sfilata il pullman viene accompagnato da fumogeni e un corteo di tifosi che arriva fino in albergo dove lo chef del Parco dei Principi ha preparato una cena a base di carbonara a differenza del pranzo dove i calciatori potevano scegliere tra gricia o pesce.
Nelle due ore di percorso dopo aver lasciato Palazzo Chigi e’ cominciato lo show degli Azzurri grazie anche alle richieste di Bonucci di poter sfilare per la citta’ con un pullman scoperto, visto l’iniziale “no” della Questura. Sulla facciata del mezzo che accompagnava la squadra del ct Mancini la scritta al neon “Campioni d’Europa 2020” e lo striscione tenuto da Bernardeschi con scritto “come godo”.
Una volta fermi davanti il megafono passa a Ciro Immobile ed e’ lui a caricare i tifosi lanciando i cori come fosse un capo ultra’. Da “it’s coming Rome” ai quelli per Spinazzola che poi e’ il primo a lasciare il pullman per entrare in hotel seguito dal resto dei compagni. La festa puo’ proseguire.
Dall’ ‘it’s coming Rome’ alla dedica a Davide Astori. C’e’ tutta la nazionale con le sue mille emozioni, esplose con la vittoria dell’Europeo, nelle 24 ore di Giorgio Chiellini e di tutti gli azzurri dietro il loro capitano. E’ stata festa gioiosa sul campo di Wembley, con gli sfotto’ ai rivali sconfitti. E’ stata notte insonne prima di andare a letto all’alba con la Coppa al fianco.
E’ stata emozione profonda al Quirinale, quando Chiellini ha avuto un pensiero speciale: “Questa vittoria e’ per Davide Astori: lo conoscevo, avremmo voluto che fosse oggi qui con noi”. Un ricordo commosso per il difensore ex azzurro, morto il 4 marzo 2018 nella sua camera d’albergo in ritiro prima di una partita di campionato per una disfunzione cardiaca; a quell’emozione si e’ unito anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
“Abbiamo vinto per qualcosa di piu’ di un rigore: per l’amicizia – ha spiegato Chiellini – Ci siamo sentiti fratelli d’Italia”. Ci si sente fratelli non solo nella festa, anche nel dolore e nella difficolta’, il messaggio degli azzurri. Da Wembley a Roma gli azzurri hanno percorso un lungo cammino fatto di canti, feste e qualche sfotto’. Come quello di Bonucci che nelle telecamere inglesi gridava ‘It’ coming Rome’ per ribaltare la sicurezza inglese dell’ ‘it’s coming home’.
O ancora il “dovete magiare ancora tanta pasta”, rivolto agli inglesi sotto il podio della premiazione. Il volo da Londra e’ atterrato a Fiumicino all’alba, e sin dalle scalette la nazionale ha capito cosa l’avrebbe attesa, in termini di calore. Dalle decine di tifosi sottobordo, alle centinaia davanti all’hotel, fino alle migliaia per le strade di Roma e davanti a Palazzo Chigi, e’ stato un crescendo di tifo e ringraziamenti.
Cosi’ gli azzurri hanno chiesto e ottenuto di poter sfilare, all’uscita dall’incontro con Draghi, su un pullman scoperto. “Abbiamo vinto la trattativa”, esultava Bonucci prima di entrare a Palazzo Chigi, riferendosi all’iniziale no della Questura per motivi di sicurezza. “Lo dovevamo ai tifosi: e’ anche grazie a loro se siamo arrivati fino a qui”. E insieme a loro hanno intonato l’inno di Mameli, dal bus scoperto.
“Tante difficolta’, tante ansie, ma alla fine lucido trofei”, esulta Immobile, uno dei pochi azzurri criticato. Ma attorno si sono stretti i fratelli azzurri, con Sirigu motivatore (“prima della finale ci ha consegnato un bigliettino con un pensiero a testa: 25 bigliettini…”, ha raccontato Florenzi) o Gianluca Vialli faro di tutto il gruppo. “E’ una persona speciale”, ha detto sempre Florenzi, parlando del capodelegazione, gemello del gol di Mancini con una storia personale di grande coraggio. Rimasto a Londra per godersi la gioia, era l’unico assente alla cena finale in albergo, prima del saluto a un giorno che gli azzurri non dimenticheranno mai.
“Lo sport insegna, unisce e fa sognare. È ascensore sociale, argine al razzismo e strumento di coesione, soprattutto in periodi difficili come quello che abbiamo vissuto. Il Governo ha deciso di investire nell’attività sportiva, in particolar modo dei più giovani e nelle scuole – e per questo ringrazio la Sottosegretaria Vezzali. Vogliamo aiutare la prossima generazione di campioni. Quella che cresce oggi e vede in voi il proprio modello”. Lo ha detto il premier Mario Draghi durante la cerimonia a Palazzo Chigi con la squadra e lo staff tecnico della Nazionale italiana vincitrice dei campionati Europei di calcio e con il tennista Matteo Berrettini, finalista al torneo di Wimbledon.
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