Green pass per bar e ristoranti con una dose
Per sedersi nei bar e nei ristoranti al chiuso sara’ necessario avere il green pass ma, almeno in una prima fase, bastera’ aver fatto una sola dose di vaccino per ottenerlo. Nessun obbligo sarebbe invece previsto per prendere il caffe’ al bancone dei bar.
E’ l’ipotesi sulla quale sta lavorando il governo mentre le due dosi sarebbero necessarie per entrare in discoteche o per prendere treni, aerei e navi a lunga percorrenza.Confronto ancora aperto, nel governo, sul nuovo decreto Covid, che dovrebbe arrivare domani in Consiglio dei ministri.
Nel provvedimento saranno contenuti il rinnovo dello stato di emergenza, probabilmente fino a fine anno; i nuovi criteri per la decisione delle zone (bianca, gialla, arancione, rossa); le norme per l’uso del green pass. Proprio sul certificato verde ci sono le maggiori difficoltà nel trovare un’intesa all’interno della maggioranza, ma anche nel convincere le Regioni, che vorrebbero un’applicazione ‘soft’.
I governatori, che si sono riuniti questa mattina, vorrebbero circoscriverne l’utilizzo ad attività fino ad oggi non consentite o limitate, come grandi eventi sportivi e di spettacolo, discoteche, fiere e congressi. Una posizione ritenuta “equilibrata” dal leader della Lega Matteo Salvini, che dice invece un secco “no” a ipotesi più estensive, ad esempio per bar e ristoranti.
“Escludere dalla vita sociale 30 milioni di italiani assolutamente no”, ha ribadito oggi. Su questo, però, il presidente del Consiglio Mario Draghi appare intenzionato ad andare avanti. Per l’uso del green pass, secondo quanto si apprende da fonti di governo, dovrebbero essere individuate tre categorie di codici Ateco: una per i servizi essenziali (accessibili senza certificazione); una in cui sarebbe necessario un pass “leggero”, ovvero con una sola dose; e una in cui verrebbe richiesto il completamento del ciclo vaccinale.
Tra le ipotesi di applicazione che sono state fatte, ad esempio, ci sarebbe quella di non prevedere obblighi per le consumazioni al bancone del bar mentre il green pass (almeno inizialmente con una dose) sarebbe necessario per il servizio al tavolo al chiuso, anche nei ristoranti. Il certificato “completo”, invece, sarà sicuramente richiesto per grandi eventi come i concerti. Un tema di discussione aperto, e molto controverso, riguarda invece i trasporti. Da subito il green pass dovrebbe essere reso obbligatorio per aerei, navi e treni a lunga percorrenza.
Per i mezzi pubblici locali l’obbligo potrebbe scattare in seguito, da settembre, ma la decisione su questo punto dovrebbe essere rimandata a un secondo momento. Così come, nel decreto, non sarà affrontato il tema dell’eventuale obbligo di vaccinazione per gli insegnanti. Domani, spiegano le fonti, il provvedimento dovrebbe essere discusso nella cabina di regia presieduta dal premier Mario Draghi, prima del confronto nella Conferenza Stato-Regioni. A seguire dovrebbe esserci il Cdm, ma la seduta non è ancora stata convocata.
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