Euro 2020 le pagelle Italia. Gigio decisivo su Morata dagli 11 metri, l’esterno juventino ancora a segno. Bene anche Di Lorenzo.
Donnarumma: 7,5. Sbaglia tanto con i piedi, ma come sempre è perfetto con le mani: parata decisiva su Olmo nel primo tempo e due interventi cruciali ai supplementari. La decide lui, poi, ai rigori: para quello di Morata e spedisce gli azzurri in finale.
Di Lorenzo: 7. Partita esemplare del terzino del Napoli, che gioca prima a destra quindi a sinistra senza mai sfigurare. E’ anche decisivo in una serie di circostanze nella ripresa opponendosi agli attacchi spagnoli.
Bonucci: 7. Buona partita del centrale azzurro, che tiene botta fino all’ultimo in una partita di sofferenza per la retroguardia. Decisivo ai supplementari su un tiro di Marcos Llorente e freddo dal dischetto: non sbaglia il suo rigore.
Chiellini: 6,5. Si improvvisa anche playmaker nel corso del primo tempo, sbagliando qualche passaggio di troppo. Non benissimo nella circostanza del gol di Morata, oltre quello continua ad essere il leader dei suoi.
Emerson: 6,5. Ha il ruolo non facile di sostituire Spinazzola, ma lo fa egregiamente. Dai suoi piedi e dalla sua velocità partono tante azioni nel primo tempo, dove colpisce anche una traversa.(dal 74′ Toloi: 6. Mette fisico ed energia nel match in una fase di sofferenza).
Barella: 6. Non una gran partita in una serata nella quale soffre tutto il centrocampo azzurro. Corre sempre e comunque, ma questa volta sbaglia molti più passaggi e non fornisce il suo solito apporto offensivo (dall’85’ Locatelli: 5,5. Più impacciato, entra in un momento non facile dell’incontro. Sbaglia il suo calcio di rigore).
Jorginho: 6. Una partita più opaca del solito per quello che resta il fulcro della mediana azzurra. Ma merita mezzo voto in più solo per la freddezza con la quale si presenta dal dischetto per il rigore decisivo, spiazzando Unai Simon.
Verratti: 5,5. Tanti falli in avvio e pochi palloni toccati: il centrocampo spagnolo domina quello azzurro ed anche lui va in grossa difficoltà. Servirà la sua miglior versione per far ruotare il reparto in finale (dal 74′ Pessina: 5,5. Entra poco prima del gol di Morata e soffre l’assenza di manovre offensive dell’Italia in quei minuti).
Chiesa: 7,5. Alla fine è lui l’uomo partita, con il gol che porta in vantaggio gli azzurri: è freddo e perfetto in un momento clou della sfida. Lotta in campo fino all’inizio del secondo supplementare: qui esce stremato con i crampi (dal 107′ Bernardeschi: sv).
Immobile: 5. Brutta partita dell’attaccante della Lazio, che riceve pochi palloni e spesso si fa trovare impreparato o in fuorigioco. Quasi nessun tiro verso la porta avversaria, esce subito dopo il gol di Chiesa per cambiare l’assetto tattico dei suoi (dal 61′ Berardi: 6. Tocca tanti palloni e fa salire la manovra azzurra in più circostanze: è anche pericoloso nei supplementari, sfruttando la stanchezza degli spagnoli).
Insigne: 6,5. In difficoltà così come tutto l’attacco, resta essenziale con la sua qualità di gioco. Suo il tocco per Emerson sulla traversa colpita dall’esterno nel primo tempo (dall’85’ Belotti: 6. Meglio di Immobile come punta, riesce a difendere più palloni ed a guadagnare qualche fallo in più per far respirare il gioco. Si fa cogliere troppe volte in fuorigioco).
All. Mancini: 6,5. L’Italia gioca la sua peggior partita dell’Europeo e si fa dominare dalla Spagna. Cosa che, per fortuna, conta poco: il biglietto per Wembley lo strappano gli azzurri con il buon vecchio “catenaccio”, che tiene il match in parità e fino ai rigori.
Vincenzo Scarpa
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Articolo pubblicato il giorno 7 Luglio 2021 - 00:33