Una giornata di svago in montagna si e’ trasformata in tragedia a Sant’Anna d’Alfaedo, nel Veronese. E’ stata aperta un’inchiesta per la tragedia con due bimbi morti nel crollo del tetto di una vecchia ghiacciaia mentre stavano giocando: Le due vittime hanno 7 anni mentre altri due di 6 e 7 anni sono rimasti feriti e sono stati trasportati all’ospedale di Verona.
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I quattro piccoli sono stati travolti dai mattoni e dalle lastre di pietra della volta di un’antica ghiacciaia in disuso sulla quale stavano giocando. Le famiglie dei due bimbi morti stavano consumando il pasto a Malga Preta dopo aver effettuato una lunga escursione sui monti Lessini lungo uno dei sentieri piu’ frequentati della zona, ricca di pascoli e di vette.
Mentre gli adulti erano intenti a preparare il pic-nic, il gruppo dei piccoli, tra i quali i due bimbi morti, si e’ allontanato, arrampicandosi sul tetto dell’antica ghiacciaia, ormai in disuso da molti anni, attigua alla malga. La ghiacciaia e’ una particolare buca scavata nel terreno, una sorta di frigorifero naturale che un tempo veniva riempita in inverno di neve e utilizzata in estate per mantenere i cibi al fresco. Si trova sotto il terreno e solitamente e’ ricoperta di sassi, lastre di pietra o mattoni.
I quattro bimbi si sono arrampicati sul tetto senza rendersi conto che la volta del manufatto era instabile. Improvvisamente il tetto ha ceduto di schianto facendo precipitare i piccoli da un’altezza di tre metri. Sopra di loro si e’ creato un ‘muro’ di pietre che li ha dilaniati. Per i due bimbi morti, residenti a Verona, non c’e’ stato piu’ nulla da fare mentre altri due piccoli di 6 e 7 anni sono stati soccorsi e sono stati trasportati all’ospedale Borgo Trento in condizioni giudicate non preoccupanti.
Dopo l’allarme dato dai familiari sono scattati i soccorsi, resi particolarmente difficoltosi dall’isolamento di questa parte della Lessinia, al confine tra le province di Trento e Verona. L’incidente e’ avvenuto a circa 1.500 metri di quota, in un’area naturalistica dominata dal profilo del Corno d’Aquilio, in passato importante nodo di traffici illegali del contrabbando e, piu’ recentemente, punto di osservazione trincerato durante il primo conflitto mondiale.
Non essendoci copertura telefonica e con la linea intermittente, dalle prime frammentarie informazioni il Soccorso Alpino, intervenuto insieme ai Vigili del fuoco e ai Carabinieri, aveva capito che i piccoli fossero precipitati in un burrone o in un fosso – nella zona c’e’ la Spluga della Preta, una voragine di quasi mille metri di profondita’ – inviando l’elicottero di Verona emergenza e Trento e i tecnici del Soccorso speleologico.
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Una volta sul luogo dell’incidente e’ stata purtroppo evidente la situazione drammatica. I soccorritori hanno tentato le manovre di rianimazione. All’equipaggio medico sbarcato nelle vicinanze e’ restato il compito di constatare il decesso. Feriti ma non gravi gli altri due bambini: uno ha riportato dei graffi, mentre una bambina ha un probabile trauma al polso.
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