In Campania è guerra sulla scuola: comitati e Codacons contro De Luca
“Chiediamo maggiore senso di responsabilita’ verso i ragazzi campani e continueremo a batterci affinche’ chi chiede di salvaguardare il sacrosanto diritto all’istruzione, senza ricatti e condizionamenti, non venga messo a tacere e denigrato con la falsa e facile etichettatura di novax”.
Cosi’ i membri dell’associazione Scuole Aperte Campania della Rete Nazionale Scuole in Presenza conclude la replica alle parole del governatore della Campania Vincenzo De Luca che oggi ha detto che per settembre ci vorra’ una vaccinazione di massa nelle scuole altrimenti non riprenderanno le lezioni. I genitori dell’associazione sottolineano di essere “contrari a qualunque tipo di condizionamento per la presenza a scuola dei ragazzi. Non sussiste alcun tipo di obbligo vaccinale attualmente in Italia e vogliamo che venga rispettata la volonta’ di tutti. Inoltre rivendicare la libera scelta in tal senso non autorizza nessuno ad etichettarci come no vax, e diffideremo formalmente chiunque dal farlo”.
In Campania è guerra sulla scuola: comitati e Codacons contro De Luca
L’associazione ricorda che “come hanno sottolineato le maggiori istituzioni europee ed internazionali (dall’ente vaccinale tedesco Stiko a quello britannico, dal Consiglio Nazionale di bioetica francese all’OMS) il vaccino non e’ “una caramella” ma un trattamento sanitario da somministrare a chi ne ha bisogno. Lascia sinceramente sconcertati che la maggiore preoccupazione del presidente De Luca sia rivolta non a convincere quella fascia di popolazione piu’ a rischio che in Campania costituisce ancora un’ampia fetta che non si e’ vaccinata, ma a subordinare la scuola in presenza alla vaccinazione dei minori, ovvero la fascia meno esposta al Covid grave.
A tal proposito si evidenzia che in Campania i cittadini nella fascia di eta’ 70-79 anni risultano immunizzati al 61%, percentuale che si riduce al 45% nella fascia 60-69, situazione che dovrebbe destare grave preoccupazione, essendo soggetti suscettibili di malattia sintomatica, e conseguente ospedalizzazione”.
L’associazione afferma anche che “le affermazioni del presidente continuano ad essere illegittime e gravi perche’ il diritto all’istruzione in presenza e’ un diritto costituzionale che ogni istituzione deve garantire nel rispetto delle misure di sicurezza necessarie per combattere la diffusione del virus. Si ricorda che nei principali paesi europei si e’ deciso di non raccomandare la vaccinazione in fascia 12-18 anni, mentre in Campania la si vuole considerare addirittura una condizione necessaria per la frequenza scolastica, perpetrando un doppio dolo, scientifico e giuridico/etico”.
In Campania è guerra sulla scuola: comitati e Codacons contro De Luca
“Il presidente De Luca ha minacciato di tenere le scuole chiuse nel caso in cui i ragazzi non si dovessero vaccinare: riteniamo queste affermazioni di una gravita’ inaudita ed invitiamo tutte le associazioni, le comunita’ scolastiche, le forze politiche e tutti coloro che rispettano le regole democratiche ad adoperarsi con tutti i mezzi legali per contrastare simili proclami ed eventuali successive ordinanze”. Cosi’ in una nota il Codacons della Campania che “ha gia’ avvertito dell’accaduto sia il presidente del Consiglio che il ministro della pubblica istruzione”.
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L’avvocato Marchetti ha dichiarato: “Non puo’ essere posta come condizione per l’apertura delle scuole la vaccinazione dei ragazzi ne’ si possono obbligare i nostri figli a vaccinarsi. Simili affermazioni hanno il doppio effetto di spaventare la comunita’ e dar vita (come nel caso di Avellino) a centinaia di ordinanze e provvedimenti illegittimi, in contrasto con le norme governative”.
Articolo pubblicato il giorno 5 Luglio 2021 - 23:26