Un anno fa disse: “Ho sempre schifato la camorra”.
Un anno fa il sequestro di beni per 10 milioni di euro, oggi è arrivata la confisca per Francesco Rastelli, 55 anni, l’imprenditore vissuto tra Boscoreale e Sant’Antonio Abate in provincia di Napoli da tempo trasferito in Toscana a Montecatini Terme dove opera nel settore immobiliare turistico alberghiero.
Stamane, la Direzione Investigativa Antimafia, a completamento di attività coordinata dalla Dda di Firenze, ha dato esecuzione a un provvedimento di confisca di beni nei confronti dell’imprenditore residente a Montecatini Terme ed operante nei settori immobiliare e turistico-alberghiero.
Il provvedimento ablativo emesso dal Tribunale di Firenze conferma, a distanza di un anno, il sequestro conseguente ad una proposta del Direttore della Dia eseguito nei confronti dell’imprenditore trasferitosi in Toscana negli anni Novanta e ritenuto legato agli ambienti camorristici napoletani ed in particolare al clan Formicola.
L’uomo – si legge nella nota della Direzione investigativa antimafia – Già sorvegliato speciale di pubblica sicurezza è risultato fin dal 1985 gravato da condanne che vanno dall’associazione per delinquere finalizzata alla commissione di rapine, alla detenzione di armi, alla truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e alla ricettazione fino ad imputazioni per favoreggiamento della latitanza di un camorrista.
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La Dia ha ricostruito il profilo del soggetto ed analizzato gli aspetti patrimoniali dell’intero nucleo familiare accertando una rilevante sproporzione tra la ricchezza accumulata negli anni anche per interposta persona e quanto dichiarato al fisco. I beni oggetto del provvedimento di confisca sono ubicati nelle province di Firenze, Pistoia, Roma e Venezia sono 4 società, 3 fabbricati, tra i quali 2 alberghi, 7 automezzi e decine di rapporti finanziari, per un valore complessivamente stimato di oltre 10 milioni di euro.
Rastelli era titolare di tre alberghi sequestrati e poi confiscati dal Tribunale di Firenze.
Camorra a Montecatini confiscati gli alberghi all’imprenditore di Boscoreale
Lo scorso anno proprio a luglio dopo il sequestro preventivo dei beni per un valore di 10 milioni Francesco Rastelli, nato a Boscoreale, vissuto poi a Sant’Antonio Abate e trasferitosi in Toscana a 29 anni, aveva scritto ai giornali sostenendo la sua estraneità agli ambienti criminali.
“A distanza di 13 anni la mannaia della (in)giustizia, mai stata così cieca e bendata, si è nuovamente abbattuta su di me e sui miei familiari” aveva detto
“Esiste in Italia forse un quarto grado di giudizio?” aggiunge concludendo: “Anche oggi, come 13 anni fa, mi presento e continuo ad andare a testa alta, senza mollare, pronto a dimostrare la mia estraneità rispetto” a quanto “detto di brutto” “nei miei confronti, della mia famiglia e delle mie imprese che contano oltre 140 dipendenti e collaboratori”. Rastelli era stato assolto da un procedimento, conclusosi in cassazione a gennaio 2020, iniziato con il suo arresto e con quello della moglie.
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