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Sparatoria a Caivano ieri sera. Il parroco, don Maurizio Patriciello, si è visto costretto a chiudere il Grest estivo dei bambini per non mettere a rischio le loro vite. Ora denuncia: “Al momento opportuno non c’è nessuno, siamo stati abbandonati da tutti. Questi bambini non sono nemmeno di serie B. Sono di serie Z, senza diritti”.
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Don Patriciello è amareggiato. Ricostruisce quello che è accaduto: “Ieri sera in chiesa ho tenuto una catechesi, la chiesa era piena di adulti. Da poco era finito il Grest dei bambini e grazie a Dio erano tornati a casa. Si sono cominciati a sentire spari, c’è voluto poco per capire che non erano fuochi d’artificio ma erano spari da arma da fuoco e forse anche armi pesanti.
E’ durato parecchio, è arrivato il terrore, il parco si è svuotato completamente con queste persone che sparavano: erano evidentemente un clan contro l’altro per affermare il loro potere” Immediatamente la decisione del parroco di Caivano di sospendere il Grest: “Non mi perdonerei mai se dovesse capitare qualcosa ad un bambino.
L’Immagine della piccola Noemi che porta i segni sul suo corpo è davanti a tutti. Sono addolorato perché in un Paese dove si urla la difesa dei diritti a destra e manca, questi bambini non hanno diritto nemmeno ai diritti di serie Z. Abbandonati da tutti”.
Ora i bambini di Caivano non possono nemmeno giocare all’aperto dopo oltre un anno di lockdown per la pandemia: “Il prato verde è la più grande piazza di spaccio d’Europa, lo sanno tutti e che si fa? Stamattina parlavo coi carabinieri, non ce l’ho con nessuno, ma manca la volontà politica di prendere sulle spalle questi problemi .
Questi posti sono un obbrobrio che non doveva nascere mai e adesso ci vorrebbe una cabina di regia, un coordinatore, qualcosa, qualcuno; avevamo appuntamento con Mara Carfagna; in questi anni sono venuti 5-6 ministri ma la gente è stanca anche della loro presenza perché si limitano a passerelle”.
Don Patriciello ha davanti agli occhi quel prato deserto, senza più bambini: “Il giardino è vuoto, c’è un silenzio di morte, questi bambini non vanno nemmeno in vacanza come tanti loro coetanei perché non ne hanno la possibilità, le case sono piccole , già c’è stata la pandemia.
I bambini stanno chiusi dentro ma come possono crescere così? Tutti hanno diritto ai loro diritti ma i bambini non hanno nemmeno diritti di serie Z. A respirare non hanno diritto, alla salute nemmeno perché l’ambiente inquinato ha rovinato la salute a tutti, non hanno il diritto di scendere dalle loro case minuscole. Sono di serie z. Al momento opportuno non c’è nessuno . Ci dovremmo vergognare tutti”.
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