Blitz Nas: 1 centro salute mentale su 5 e’ irregolare
Maltrattamenti e abbandono di incapaci, carenze di figure professionali, mancanza di piani terapeutici, ansiolitici scaduti, servizi igienici malfunzionanti, ambienti insalubri, violazioni igieniche nelle cucine.
E’ questo il quadro delle irregolarita’ riscontate dai Carabinieri dei Nas in 122 centri di salute mentale in Italia, il 22%, praticamente uno su cinque nel corso di controlli effettuati negli ultimi giorni in 536 strutture private e pubbliche. Strutture che in un periodo di pandemia sono chiamate ancora piu’ in causa per l’assistenza sul territorio, come ha evidenziato la Seconda Conferenza sulla salute mentale di pochi giorni fa.
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“Il delicato obiettivo – spiegano i Nas – e’ stato individuato, d’intesa con il Ministero della Salute, al fine di monitorare lo stato di tali servizi a seguito di recenti episodi di cronaca che hanno riproposto l’attualita’ e l’importanza nella corretta gestione della salute mentale nel piu’ ampio contesto di tutela delle fasce piu’ deboli, anche in relazione ai cambiamenti sociali causati dall’emergenza sanitaria”.
Tra le infrazioni piu’ gravi, la contestazione di reati di maltrattamento e abbandono di incapaci riscontrati presso due strutture di Agrigento e Sassari i cui gestori sono stati deferiti all’Autorita’ giudiziaria “per aver ospitato pazienti con patologie mentali in ambienti insalubri, senza assicurare la presenza di figure professionali e un adeguato livello di cura”.
Un ambulatorio di salute mentale in provincia di Avellino e’ stato invece sequestrato “poiche’ funzionante in assenza di requisiti e di autorizzazioni”. E presso altre strutture campane che erogavano servizi psichiatrici, nell’avellinese e nel salernitano, e’ stata riscontrata anche inidoneita’ delle stanze riservate all’isolamento dei degenti Covid-19.
Blitz Nas nei centri di salute mentale
Piu’ in generale, spiegano i Nas, la maggior parte delle irregolarita’ hanno interessato inadeguatezze strutturali, assistenziali ed organizzative dei servizi dedicati alle persone con patologie psichiche: in 77 strutture sono stati rilevati “spazi insufficienti e servizi igienici malfunzionanti indistinti per sesso, carenze nei livelli di assistenza dovute alla mancanza di piani riabilitativi e di operatori adeguati alle necessita’ rieducative dei pazienti, ambienti insalubri per umidita’ e muffe alle pareti, esfoliazione degli intonaci, mobilio fatiscente, mancanza di climatizzatori”.
In otto episodi ispettivi, i Nas hanno rinvenuto farmaci e bombole di ossigeno scaduti “detenuti nelle astanterie delle strutture in promiscuita’ con i medicinali ancora validi destinati alla somministrazione. Ben 240 sono le confezioni contenenti vari farmaci a base di ansiolitici e per il trattamento dell’umore scaduti”.
Ulteriori violazioni, in almeno 11 obiettivi controllati “sono riconducibili a inosservanze in materia di sicurezza sul lavoro, mancata valutazione dei rischi e inadempienze alle misure di contenimento del Covid-19”. Infine, i Nas hanno accertato carenze “nella corretta conservazione e preparazione degli alimenti nei centri ove e’ previsto un servizio semiresidenziale o di ricovero H24: presso 9 cucine associate a tali strutture sono state contestate violazioni di carattere igienico sanitario”.
“Una situazione di degrado che denunciamo da anni, causata da politiche di definanziamento che hanno smantellato un modello invidiato da tutto il mondo – dice l’Osservatorio salute mentale della Fp Cgil – Serve un nuovo piano nazionale per la salute mentale, ora il Governo deve far si’ che i controlli non cadano in un nulla di fatto”.
Articolo pubblicato il giorno 14 Luglio 2021 - 20:13