Ai domiciliari invece un giovane di 17 anni. Sono accusati di violenza sessuale di gruppo nei confronti di una ragazza di 21 anni. Si tratta di Alessio Langella, 24 anni, studente universitario e zio di Portanova e Alessandro Cappiello di 23 anni, che lavora anche come cameriere.
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Secondo le accuse delle 21enne la violenza si sarebbe consumata durante una serata che si è svolta nella notte tra venerdì 30 e sabato 31 maggio. Nell’appartamento, secondo le ricostruzioni, c’erano diverse persone, almeno dieci. La ragazza ha indicato tre persone, tutte maggiorenni, più una quarta, un minorenne del quale si occupa la procura dei minori.
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Manolo Portanova, che vanta presenze nella prima squadra del Genoa e in nazionale Under 21 è stato arrestato a Messina dove si trovava in vacanza. Ieri sono stati tutti ascoltati i Procura alla presenza dei loro avvocati.
Il magistrato Nicola Marini, che sta conducendo le indagini ha anche stabilito che ci saranno accertamenti irripetibili sui telefoni cellulari dei quattro giovani indagati Gli esami tecnici riguarderanno anche il telefono della giovane aggredita e saranno eseguiti in incidente probatorio mercoledi’ 16 giugno in tribunale alla presenza dei legali, del giudice e dei consulenti per accertare la presenza o meno di alcuni video e foto relativi ai fatti contestati. “Vediamo se ci sono e dopodiche’ valuteremo il resto anche perche’ in casa c’erano tante altre persone”, ha detto Duccio Panti, avvocato di uno degli indagati raggiunti dalla misura cautelare del carcere. Le indagini si starebbero concentrando anche sugli altri partecipanti alla festa.
Alcuni partecipanti sarebbero gia’ stati ascoltati dalla squadra mobile e altri lo saranno nelle prossime ore come persone informate sui fatti. Durante gli interrogatori di garanzia i legali dei due indagati andati davanti al gip hanno chiesto al giudice la revoca della misura cautelare degli arresti domiciliari. Il pm Nicola Marini si e’ opposto. Lunedi’ 14 giugno si terra’ il terzo interrogatorio di garanzia per Manuele Portanova.
Lo zio di Portanova, Alessio Langella, 23 anni, ha deciso di non rispondere alle domande del gip sulla scabrosa vicenda. È arrivato in tribunale nascosto sotto un berretto, cappuccio della felpa tirato sulla testa, occhiali da sole.
Ha scelto la strategia opposta il 24enne Alessandro Cappiello, anche lui ai domiciliari dopo la denuncia dell’universitaria per quella notte di sesso contro la sua volontà di cui porta addosso i lividi e nell’animo il terrore. Il giovane,- come riporta La Nazione- che fa il cameriere, in 40 minuti ha confermato che c’è stato un rapporto nella casa della festa ma la 21enne era consenziente.
Lei però ha denunciato il contrario. Un’odissea. “Fiducioso che la procura svolgerà le indagini in modo scrupoloso. Quanto alla mia assistita è provata e spaventata. Ha iniziato un percorso di sostegno psicologico”, spiega l’avvocato Jacopo Meini che segue la studentessa. Da subito per lei accertamenti sanitari, quindi l’iter del ’Codice rosa’. Infine il grande passo della denuncia.
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