Speranza a De Luca: “Avanti con mix vaccini. Il presidente cambia il piano vaccinale”. I dati sulla efficacia e la sicurezza sono rassicuranti
“I dati attualmente disponibili, derivanti in particolare da due studi clinici condotti rispettivamente in Spagna e Inghilterra e citati nella vostra nota, forniscono informazioni rassicuranti in merito all’efficacia (in termini di buona risposta anticorpale) e alla sicurezza (in termini di accettabilità degli effetti collaterali) sul completamento del ciclo vaccinale, con un vaccino a RNA, nei soggetti di età inferiore ai 60 anni che abbiano già effettuato una prima dose di vaccino Vaxzevria (ciclo vaccinale misto)”, si legge nella lettera che il ministero della Sanità ha indirizzato alla Regione Campania in risposta alla missiva di di domenica.
“In particolare – prosegue la risposta resa nota dalla Regione – nello studio inglese (Com-Cov), l’aumento della reattogenicità sistemica dopo la dose boost riportata dai partecipanti ai programmi vaccinali eterologhi rispetto ai programmi vaccinali omologhi, si riferisce ad una maggiore frequenza in termini di effetti collaterali locali e sistemici di grado lieve/moderato e con nessuna ospedalizzazione, che risulta nel complesso accettabile e gestibile. Inoltre, da diverso tempo in Germania, Francia, Danimarca, Finlandia, Svezia, Canada e piu’ recentemente in Spagna, si sta già utilizzando tale approccio e ad oggi non sono emersi segnali di allarme di vaccino-vigilanza. Pertanto, in relazione al ciclo vaccinale misto nei soggetti al di sotto dei 60 anni di eta’ che hanno gia’ ricevuto una sola dose di un vaccino Vaxzevria, si ribadisce quanto trasmesso con nota e relativo parere del Comitato tecnico scientifico di cui all’Ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione Civile n. 751 del 2021. Da quanto sopra riportato ne consegue l’opportunita’ di utilizzare un regime eterologo al fine di evitare le pur rare reazioni avverse indesiderate riportate in giovani vaccinati con Vaxzevria. La possibilita’ poi che venga rafforzata la risposta immune indotta dai vaccini rappresenta un ulteriore elemento a favore dell’adozione di un ciclo vaccinale misto, come gia’ avviene in altri grandi paesi europei e come proposto da Aifa”.
De Luca, no Astrazeneca e J&J under 60 e si a mix
“Ai nuovi vaccinati non sarà somministrato Astrazeneca al di sotto dei 60 anni, rispetto al vaccino Johnson & Johnson la posizione del Ministero non è’ definita in modo chiaro e vincolante. Pertanto tale vaccino non sarà somministrato sotto i 60 anni”, afferma il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca in una nota dopo aver ricevuto la risposta dal ministero della salute sulle interrogazioni che la Campania aveva posto domenica.
le osservazioni di De luca
Secondo il presidente campano la risposta ministeriale, rileva, non indica “in modo esplicito cosa si fa in caso di terza dose per chi ha ricevuto due vaccini diversi” e “lo studio inglese richiamato è relativo a una platea estremamente ridotta per la fascia di età sotto i 50 anni, ed è pertanto non definitivo, sulla base dei dati a oggi disponibili”. Tuttavia, prende atto “del pronunciamento e della conseguente assunzione di responsabilità, del Ministero della Salute”.
La campagna vaccinale in Campania
Si proseguirà la vaccinazione di massa con Pfizer o Moderna; usando AstraZeneca come richiamo solo per gli over 60 che lo abbiano già avuto come prima dosa, mentre per chi è al di sotto dei 60 anni il richiamo sarà con Pfizer e Moderna; e visto che “rispetto al vaccino Johnson & Johnson la posizione del Ministero non e’è definita in modo chiaro e vincolante”, questo vaccino “non sarà somministrato sotto i 60 anni”.
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La Campania “richiede per l’ennesima volta, e sollecita, la fornitura aggiuntiva di vaccini Pfizer e Moderna”, avendo la popolazione più giovane di altre regioni e “anche in relazione alla popolazione studentesca da vaccinare”.
Articolo pubblicato il giorno 15 Giugno 2021 - 15:32