Somma Vesuviana: pietre di inciampo per 6 cittadini fucilati dai piemontesi: l’inaugurazione – Mercoledì 2 Giugno – ore 10 – Piazza Vittorio Emanuele III
Morirono con l’accusa ingiusta di essere complici del brigantaggio – ora a distanza di 160 anni esatti, il Comune di Somma Vesuviana e la Scuola Media ‘San Giovanni Bosco – Summa Villa’ dedicheranno loro ben 6 pietre di inciampo nella piazza principale del paese.
Si tratta di 6 cittadini di Somma Vesuviana.
E per loro – per la prima volta – parte di quell’Orchestra Sinfonica a distanza creata per il 2 Giugno 2020, la prima Festa della Repubblica in epoca Covid, che ebbe i ringraziamenti del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella” suonerà in presenza.
Salvatore Di Sarno (sindaco): “Non siamo dinanzi ad una semplice operazione verità ma abbiamo l’onore di essere parte di un progetto culturale più ampio in grado di guardare al futuro con onestà soprattutto intellettuale”.
Ernesto Piccolo (preside): “Abbiamo dato vita ad un Laboratorio storico, il cui team è formato da docenti ed alunni, per coinvolgere la platea scolastica in questo percorso basato sall’analisi di eventi storici”.
Rosalinda Perna: “E’ la prima volta che accade nel nostro paese: 6 pietre di inciampo dedicate ad eventi del 1861. Era il 23 Luglio quando 6 cittadini furono fucilati dall’esercito piemontese con l’accusa di brigantaggio. Un’accusa che poi si rivelò ingiusta, non vera”.
Sei pietre di inciampo per ricordare eventi storici! – Mercoledì 2 Giugno ore 10, in Piazza Vittorio Emanuele III – Somma Vesuviana (NA).
“Non siamo dinanzi ad una semplice operazione verità ma abbiamo l’onore di essere parte di un progetto culturale più ampio in grado di guardare al futuro con onestà soprattutto intellettuale. Francesco Maria Carlo Di Mauro, di anni 45, abitava in Via Castello; Saverio Scozio di anni 28, abitava in Via Castello; Giuseppe Iervolino di anni 40, abitava in Via Persico; Luigi Romano di anni 40, abitava in Via Pigno; Vincenzo Fusco di anni 50, abitava invece in Via Spirito Santo; Angelo Granato, anni 48, abitava in Via Ciciniello. Il 23 luglio del 1861, questi giovani sommesi, furono fucilati, passati per le armi dall’esercito piemontese, dopo un processo approssimativo, senza basi, con l’accusa di rapporti con il brigantaggio di allora. I fatti, le documentazioni, le prove, la storia ridaranno loro verità, giustizia e memoria dimostrando che invece erano 6 innocenti, 6 ragazzi che non avevano rapporti con il brigantaggio e magari con ogni probabilità questi ragazzi forse nutrivano nei loro sogni anche la libertà e l’unità da Sud al Nord. A distanza di 160 anni esatti, il Comune di Somma Vesuviana, la città tutta, l’istituzione scolastica delle medie “San Giovanni Bosco – Summa Villa” renderanno onore e giustizia ai 6 sommesi con l’inaugurazione di ben 6 pietre di inciampo in Piazza Vittorio Emanuele III esattamente il 2 Giugno in occasione della Festa della Repubblica”, ha affermato Salvatore Di Sarno, sindaco di Somma Vesuviana comune del napoletano.
La verità attraverso l’analisi storica. Dunque lo studio della storia come base per conoscere il presente e capire orizzonti futuri.
‘In Somma…….la storia’ è un progetto innovativo formato da un Laboratorio storico e anche da una newsletter con un apposito periodico per coinvolgere la platea scolastica in questo percorso basato sall’analisi di eventi storici.
Il team è formato dalle prof.sse Giuseppina Di Lorenzo, Felicia Terracciano, Maria D’Ambrosio, Teresa Iovino, Valeria Salerno, AnnaMaria De Vita con la collaborazione del professore Ciro Raia, scrittore e Presidente dell’IRESCOL. In questo momento storico particolare, la scuola oltre a non doversi sottrarre alla sua principale missione educativa – ha affermato Ernesto Piccolo, Preside della Scuola Media ‘San Giovanni Bosco – Summa Villa’ che ha ideato l’intero progetto – che è quella di accompagnare i giovani studenti nel loro percorso di crescita e di formazione umana e intellettuale, deve anche stimolare le giovani menti al pensiero critico. Per poter perseguire tali obiettivi, la Scuola Media Statale ‘San Giovanni Bosco – Summa Villa’ ha istituito il Laboratorio Storico Permanente che, in stretta collaborazione con l’IRESCOL, propone percorsi storiografici in un’ottica locale e nazionale.
Dunque docenti ed alunni saranno impegnati nella ricostruzione storica di alcuni eventi. Nel caso specifico abbiamo analizzato un fatto avvenuto il 23 Luglio del 1861. Quel giorno ben 6 cittadini furono fucilati con l’accusa, poi rivelatasi ingiusta, di essere briganti o comunque complici del brigantaggio di allora. Un processo sommario, senza prove concrete che si concluse con la condanna a morte. I fatti comprovati da documenti storici provano l’innocenza di queste 6 persone delle quali abbiamo nomi e cognomi e addirittura gli indirizzi di residenza. Ecco come attraverso lo studio e la narrazione di un evento come questo si possa ricostruire uno spaccato della vita di allora. Andiamo in questo modo a ribadire la centralità e l’importanza dello studio della storia, senza il quale non possiamo comprendere il presente e capire dove possa andare il nostro futuro.
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Articolo pubblicato il giorno 1 Giugno 2021 - 09:05