Un uomo di origine siciliana e detenuto per scontare una pena per reati di associazione mafiosa è stato risarcito con uno sconto di pena da parte del Magistrato di Sorveglianza per le condizioni disumane di detenzione.
Il Magistrato di Sorveglianza di Santa Maria Capua Vetere, accogliendo le tesi dell’avvocato ha ritenuto la sussistenza di “condizioni detentive negative” tra cui il mancato allaccio alla rete idrica e la potabilità dell’acqua che si presentava come “ferrosa e maleodorante”.
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Nonché la vicinanza della Casa Circondariale al Centro di Raccolta Rifiuti Stir. Di qui lo sconto per il detenuto, condannato nell’ambito di un’inchiesta della Dda di Palermo.
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