CHIAVI BENE CONFISCATO
Il nucleo familiare è stato selezionato, come vuole la norma, dalla graduatoria degli aventi diritto agli alloggi popolari. Sono 3 finora gli alloggi confiscati, che l’amministrazione guidata dal Sindaco Giorgio Zinno, ha consegnato alle famiglie in difficoltà che ne hanno fatto richiesta.
Segnale della programmazione che da tempo l’amministrazione sta attuando contro il disagio abitativo e a sostegno delle fasce deboli. Interventi che si aggiungono a tutte le misure che, d’accordo con l’assessore alle Politiche Sociali, Giuseppe Giordano, sono state messe in campo per dare aiuti concreti ai cittadini in difficoltà. La famiglia che potrà vivere in una nuova casa, dopo anni di attesa in un alloggio provvisorio, è composta da 5 persone, tre adulti e due minori.
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“Ogni volta che consegniamo un appartamento a chi ne ha necessità è sempre un’emozione – dice il Sindaco Giorgio Zinno – in quanto contribuiamo a dare dignità e sicurezza ai nostri concittadini e a restituire la speranza, dopo anni di difficoltà”.
Sui beni confiscati negli ultimi anni è stato fatto uno sforzo enorme dall’amministrazione di San Giorgio a Cremano, considerando anche l’alto valore simbolico e sociale che tali azioni hanno per l’intera comunità. Un lavoro che sta producendo importanti risultati per la collettività.
“Il riutilizzo di questi beni infatti, rappresenta una buona pratica amministrativa – aggiunge Giuseppe Giordano – ma soprattutto ci permette di sostenere le persone in difficoltà e di guardare anche alle esigenze del territorio. Tutto questo è possibile grazie ad un lavoro di squadra finalizzato ad aiutare i concittadini e a ripristinare la legalità, per cui ringrazio anche il presidente della Commissione Politiche Sociali, Antonio Esposito”.
Le azioni sui beni confiscati non si rivolgono solo alle famiglie che vivono emergenze di tipo abitativo, ma anche alle diverse realtà sociali del nostro territorio. Dopo qualche rallentamento dovuto alla pandemia, tra un mese circa sarà inaugurato infatti il più grande Centro Antiviolenza dell’area vesuviana, che avrà sede in via Cappiello, proprio in appartamenti confiscati alla criminalità.
“Continuiamo quindi a lavorare su più fronti – conclude Zinno – spinti dai principi della legalità e su un doppio binario: quello della tutela e del sostegno dei concittadini più bisognosi e quello del riutilizzo dei beni come risposta culturale e sociale per il nostro territorio”.
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