Un’indagine dei carabinieri del Nucleo investigativo e della Compagnia di Salerno, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia salernitana, avviata dopo la gambizzazione di un uomo nella zona orientale di Salerno ha portato, oggi, all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Giuseppe Stellato e di suo figlio Domenico, accusati in concorso di lesioni aggravate dal metodo mafioso e detenzione e porto abusivo di armi.
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Il ferimento di Mario Mautone con colpi d’arma da fuoco avvenne nella serata del 24 luglio dello scorso anno nel quartiere Pastena, dove Stellato e’ noto come ‘papacchione’. Per gli inquirenti, il movente dell’agguato e’ da ricondurre alla volonta’ dimostrativa di padre e figlio. Giuseppe Stellato si sarebbe sentito intoccabile nel ‘suo’ territorio al punto da arrivare, secondo le accuse, a sparare in pieno giorno e in un locale pubblico senza nemmeno coprirsi il viso, a differenza del figlio che avrebbe indossato un casco integrale.
Sulla base degli esiti delle successive intercettazioni, e’ emerso che l’aggressione sarebbe da inquadrare nell’ambito di un avvertimento legato al controllo dello spaccio di stupefacenti sul territorio dove Giuseppe Stellato, al termine di un lungo periodo di detenzione, era tornato.
La stessa notte dell’agguato, Giuseppe Stellato intanto e’ stato nuovamente arrestato, in quanto, nonostante fosse sottoposto alla misura della sorveglianza speciale con obbligo notturno di permanenza in casa, nel corso di un controllo presso la sua abitazione, non si era fatto trovare. Da qui, l’ipotesi che la sua fuga fosse motivata dal timore di essere gia’ stato identificato quale presunto autore degli spari di quel pomeriggio.
Le registrazioni delle telecamere di videosorveglianza del quartiere lo avevano immortalato, in ciabatte e a torso nudo, mentre si allontanava a piedi imbracciando un fucile mitragliatore, facendosi notare da alcuni passanti che hanno avvertito il 112. In poco tempo, nel quartiere sono arrivate diverse pattuglie che lo hanno accerchiato sul lungomare Colombo, dopo essersi disfatto gia’ dell’arma. Entrambi i destinatari della misura, gia’ ristretti nelle case circondariali di Salerno e Bellizzi Irpino per altri reati, dovranno comparire nei prossimi giorni davanti al gip per l’interrogatorio di garanzia.
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