Il piccolo sta bene anche se i medici dell’ospedale Meyer di Firenze dove è stato trasportato con l’elicottero insieme alla mamma hanno deciso, in via precauzionale, di trattenerlo per la notte. Verrà dimesso domattina. Il ritrovamento avvenuto in modo ‘fortuito’ grazie al giornalista Giuseppe Di Tommaso de La Vita in diretta che ha sentito un lamento provenire da una scarpata ha fatto gioire l’intero paese ed è stato un sollievo per tanti italiani che hanno seguito la vicenda con il fiato sospeso.
Ma la Procura di Firenze dovrà chiarire alcuni aspetti di una vicenda che poteva trasformarsi in una tragedia. Infatti è stato aperto un fascicolo d’inchiesta, senza indagati ne’ ipotesi di reato, per verificare le modalità della scomparsa e del ritrovamento del bimbo di 21 mesi, avvenuto in località Campanara, nel Comune dell’Alto Mugello di Palazzuolo sul Senio.
Le indagini, assegnate ai carabinieri della compagnia di Borgo San Lorenzo, avranno il compito di vagliare il racconto dei genitori e anche di chiarire alcuni aspetti della vicenda, come il rinvenimento di una piccola macchia di sangue nell’abitazione.
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Ci sono alcuni particolari che non collimano con il primo racconto fatto dai genitori Leonardo Tanturli e Giuseppina, sociologa originaria della Calabria, che hanno sostenuto fin dalla prima denuncia di aver messo a letto il bambino la sera e di non averlo trovato al mattino nel suo lettino. Ma il piccolo che tutti immaginavano scalzo e in pigiama vagare per i boschi dell’Appennino, al momento del ritrovamento indossava una maglietta e dei sandali allacciati.
I genitori avrebbero chiarito che Nicola si era allontanato di notte mentre loro erano usciti per dare da mangiare agli animali. Ma l’allarme per la sua scomparsa è stato dato solo molte ore dopo. Dopo il ritrovamento, Leonardo Tanturli ha detto ai giornalisti: “Proviamo una grande contentezza, una gioia forte. Nicola e’ un bambino abituato a camminare alcune decine di metri, da se’, in autonomia, ma mai si era allontanato in questo modo da solo. E’ un bambino forte, ha resistito. Quando l’ho abbracciato in ambulanza l’ho trovato che stava bene, compatibilmente con 36 ore di permanenza nei boschi”. “Vivendo in campagna – ha raccontato il padre -, a differenza di altri bambini e’ abituato a camminare, chiaramente con noi, da solo non aveva mai affrontato piu’ di poche decine di metri da casa in tutte le direzioni, non era mai successo”
.Oggi, dunque, si gioisce per il ritrovamento del piccolo che nonostante abbia trascorso almeno 36 ore nei boschi – è stato ritrovato a oltre tre chilometri da casa – è in buone condizioni. Era in un dirupo a circa 25 metri dall’unica strada che conduce al paese e alla casa dei Tanturli in località Campanara.
Da quando i genitori ne avevano denunciato la scomparsa, la mattina del 22 giugno, un intero paese ha partecipato alle ricerche, unendosi ai soccorritori dei vigili del fuoco e del soccorso alpino e ai carabinieri che senza sosta hanno scandagliato chilometri di campi e boschi per ritrovarlo, utilizzando mezzi sofisticatissimi, un elicottero dell’Aeronautica e cani molecolari.
Stamane, mentre il piccolo veniva trasferito in ospedale per accertamenti il paese ha partecipato con commozione alla gioia di rivederlo vivo. “Nicola, Nicola”
, il grido di saluto collettivo dei bimbi del campo estivo di Palazzuolo sul Senio mentre Nicola veniva trasferito dall’ambulanza all’elicottero che l’ha portato insieme alla madre a Firenze, all’ospedale pediatrico Meyer.Un altro bambino, a Quadalto, la frazione dove c’era il campo base dei soccorsi, ha avvicinato un carabiniere e gli ha detto: “Grazie per aver ritrovato Nicola”.
E ha commosso il racconto del giornalista Giuseppe Di Tommaso sul ritrovamento: “Sono rimasto da solo e ho sentito una voce in fondo ad un burrone. Ho pensato fosse suggestione ma mi sono messo a urlare ‘Nicola, Nicola’. La risposta e’ stata ‘mamma, mamma'”.
E quello del luogotenente Danilo Ciccarelli, comandante della stazione di Scarperia che è arrivato sul dirupo per caso pochi minuti dopo Di Tommaso. “Chiamavamo in continuazione il bambino – ha detto il militare – ma non rispondeva. Poi ho sentito dei lamenti piu’ chiari, mi aspettavo che uscisse fuori un animale, invece e’ sbucato Nicola con la testolina tra l’erba alta, mi ha detto ‘mamma’, mi sono avvicinato e mi ha abbracciato subito. Non aveva nulla, solo un piccolo bernoccolo e qualche graffio. Poi mi si e’ aggrappato al collo, l’ho portato piano piano in strada”.
Di Tommaso e Ciccarelli insieme al sindaco di Palazzuolo sul Senio, Gian Piero Philip Moschetti che ha seguito le ricerche giorno e notte, domani saranno insigniti del premio Pegaso, il massimo riconoscimento regionale toscano, dal presidente della Regione Eugenio Giani.
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Domani sarà anche il momento di verificare cosa è accaduto nella notte tra lunedì e martedì quando il piccolo Nicola è scomparso improvvisamente.
Rosaria Federico
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