Napoli, domani proiezioni canto satirico Leopardi su palazzo dove visse
Una grande proiezione pubblica a NAPOLI per l’anniversario della morte di Giacomo Leopardi sulla facciata del palazzo di vico Peroa NAPOLI in cui il poeta visse negli ultimi due anni della sua vita e morรฌ, secondo quanto quanto riportato dall‘Agenzia Dire. E cosรฌ domani dalle 21:00 a via Santa Teresa degli Scalzi – angolo via Stella – si potrร assistere alla performance dell’artista Eugenio Giliberti: un’installazione video dal titolo ‘Voi siete qui / vico Pero / Giacomo Leopardi’, progetto di Artista Abitante, dedicata al capoluogo campano e al grande poeta di Recanati.
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Tra i sostenitori dell’iniziativa la Biblioteca nazionale Vittorio Emanuele III che custodisce tutta l’opera del grande poeta, manoscritti, autografi, documenti e testi, lasciati per legato testamentario alla biblioteca dall’amico napoletano del poeta Antonio Ranieri, che con lui visse nella casa di vico Pero. Dalle 21:00 nella zona di vico Pero saranno spenti alcuni lampioni dell’illuminazione pubblica e per qualche secondo sulla zona calerร il buio.
Poi, sulla facciata del palazzo, comparirร in lenta progressione la proiezione luminosa del manoscritto ‘I nuovi credenti’, canto satirico e toponomastico composto da Leopardi proprio durante il soggiorno nella casa di vico Pero. Il manoscritto de ‘I nuovi credenti’ รจ conservato alla Biblioteca nazionale di NAPOLI che ne ha concesso la pubblicazione, la scrittura รจ di pugno di Antonio Ranieri che stese quanto Leopardi, giร fortemente malato dettava.
Sul manoscritto sono visibili le cancellature del Ranieri, stesso che ha ripetutamente barrato il titolo ‘I nuovi credenti’. Il testo venne pubblicato, per la prima volta, negli Scritti vari solo nel 1906, alle pagine 3-7, perchรจ secondo Ranieri lo stesso Leopardi sarebbe stato d’accordo dall’escluderlo dall’edizione dei Canti del 1845. Si tratta di un poema satirico in terza rima in cui Leopardi disprezza i “nuovi credenti”, ovvero gli esponenti dello spiritualismo napoletano, cattolici per convenienza e scioccamente ottimisti. Molto probabilmente Leopardi si riferisce agli autori riuniti intorno alla rivista “Il Progresso”, tra cui Saverio Baldacchini.
L’installazione luminosa di Giliberti anticipa virtualmente la realizzazione fisica del grande wall painting che trasformerร il palazzo di vico Pero, dopo il necessario restauro delle facciate, in una forte e durevole testimonianza di valore storico storica e culturale de luogo dove Giacomo Leopardi terminรฒ i suoi giorni il 14 giugno 1837, mai fino ad oggi degnamente valorizzato, ricostruendo l’identitร di un quartiere, sottoposto ad una delle piรน rilevanti trasformazioni urbanistiche della cittร di NAPOLI.
Questo passaggio del Progetto di Artista Abitante รจ sottolineato dall’avvio dell’attivitร di un gruppo di urbanisti dei dipartimenti di Architettura della Federico II e della Luigi Vanvitelli, che affronteranno con gli abitanti la possibilitร di disegnare un futuro per il “vicolo paese”, l’area compresa tra via Santa Teresa degli Scalzi, vico Pero, vico Noce e vico Cimitile. La proiezione sarร preceduta nel giorno dell’anniversario della morte di Leopardi, oggi alle 18:00, alla Villa delle Ginestre con la stipula di un protocollo d’intesa tra l’Ente Ville Vesuviane e il Centro nazionale di Studi Leopardiani di Recanati.
Articolo pubblicato il giorno 14 Giugno 2021 - 14:45