Napoli, De Raho: “Lo Stato vicino alle associazioni di Ponticelli”
“Lo Stato deve manifestare la massima vicinanza a un quartiere come questo, il secondo piu’ popoloso di Napoli in cui la Camorra si muove con ordigni esplosivi, la gente ha paura, le imprese hanno il diritto di poter lavorare in maniera libera come dice la nostra costituzione”.
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Lo ha detto il Procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero De Raho nel quartiere Ponticelli di Napoli per l’inaugurazione della sede dell’associazione Report, intitolata alla vittima innocente di Camorra Felice De Martino. “Le associazioni – ha spiegato – stanno facendo uno sforzo straordinario. Sos imprese e Report sono fondamentali qui, riescono a convogliare aiuto e sostegno reciproco per le attivita’ economiche, perche’ insieme si e’ forti, da soli si e’ nella condizione che la Camorra vuole.
Ma con queste associazioni si deve muovere lo Stato, con azioni di repressione e contrasto ma anche con quelle di sostegno, assistenza previdenziale e scolastica. Sono aspetti che bisogna curare di piu’, fin dall’infanzia i bambini devono essere accompagnati per trovare una strada nuova, diversa”.
De Raho: “Cittadini di Ponticelli denunciate”
“A Ponticelli la situazione e’ preoccupante nonostante la repressione, che pure si muove dando risultati evidenti e frequenti. Ai cittadini dico unitevi e denunciate, perche’ l’indagine senza denuncia dura anni, invece con la denuncia dura poche settimane, velocizza un contrasto straordinario. Purtroppo dobbiamo ancora ricordare alle persone che l’unico vero modo di opporsi alla Camorra e’ denunciare”.
Ha detto ancora il Procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero De Raho . “In alcuni territori – ha affermato – si nota un cambiamento nella criminalita’, in altri meno, questo dipende anche dalla capacita’ di radicamento della Camorra in alcuni luoghi. Un’indagine permette di ricostruire il clan e intervenire, ma dove c’e’ fluidita’ e frammentazione come a Ponticelli diventa piu’ difficile perche’ sgominato un clan se ne crea un altro e la Camorra costruisce sempre frange nuove.
Ecco perche’ la denuncia sarebbe l’unico strumento per dare chiarezza sull’operativita’ in un momento dei clan camorristici”. Sul futuro delle periferie De Raho afferma: “Io spero che il Pnrr che il governo sta portando avanti possa dare sostegno a recupero territoriale, di sviluppo, che l’istruzione abbia maggiori spinte, e’ fondamentale per la liberta’ e la formazione dell’individuo. Se trovera’ applicazione il piano che il governo predispone anche a Napoli ci sara’ recupero su questi territori”.
Il fratello di De Martino: “Definito criminale, invece fu eroe”
“Quando accade la morte di mio fratello io avevo 24 anni, lui 26. Oggi ne ho 46 e sono a parlare di lui perche’ per tanti anni e’ stato definito criminale e invece e’ stato un eroe”. Cosi’ Michele De Martino, fratello di Felice, vittima innocente della Camorra a Napoli il 6 gennaio 2000, parla all’inaugurazione della sede nel quartiere di Ponticelli, a Napoli della sede dell’associazione Report, in un evento promosso insieme a Sos Impresa – Rete per la Legalita’ e Libera contro le mafie, con la presidente Anna Ferrara.
L’associazione Report e’ dedicata alla memoria di quel ventiseienne e lavora alla promozione della cultura della legalita’ e della giustizia in un quartiere complesso della periferia est della citta’ che in questi mesi sta vivendo una forte recrudescenza violenta della Camorra. Felice De Martino era di Ponticelli, primo di 8 fratelli in una tipica famiglia numerosa. Il 6 gennaio 2000, si sveglio’ con sintomi influenzali, passo’ la giornata con qualche amico.
La sera giocava il Napoli, guardo’ la partita in un locale del quartiere poi piu’ tardi ando’ al bar per prendere un cappuccino. All’improvviso le grida della folla si sollevavano dalla piazza, Felice usci’ dal bar, capi’ che stavano sparando e disse all’amico a fianco a lui “Salvatore entra che stanno sparando”, e lo spinse all’interno del bar. Con questo movimento scopri’ il costato destro, dove penetro’ la pallottola vagante che arrivava dalla piazza.
De Martino fu considerato un obiettivo della sparatoria di Camorra, poi negli anni e’ stato appurato che invece era una vittima innocente: “Come si fa a definire criminale – spiega oggi Michele – una persona che riceve una pallottola vagante al costato e spinge un ragazzo nel bar per evitare che venga colpito? Mio fratello non fu una vittima, fu un eroe”.
All’inaugurazione dell’associazione e al ricordo del giovane oggi ha partecipato anche il Procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero De Raho: “In quartieri come questo – ha detto – in cui domina la Camorra, dove purtroppo la vittima della contrapposizione camorristica finisce per essere coinvolta anche senza partecipazione, fino a che non si fa luce sul fatto resta l’esigenza di accertare. Dove i contesti criminali sono cosi’ diffusi si ha difficolta’ a distinguere tra persona corretta e onesta e chi parteggia per Camorra, per questo dico sempre ai cittadini che facciano scelta chiara a favore dello Stato”.
Articolo pubblicato il giorno 12 Giugno 2021 - 20:02