Secondo la Procura avrebbe ucciso Aniello Iazzetta, originario di Afragola in provincia di Napoli ma residente a Reggio Emilia, a mani nude, sbattendogli ripetutamente la testa contro il muro. Dopo l’omicidio l’uomo e la compagna (presente al delitto), sono scappati, ieri sera i due sono stati rintracciati a La Spezia dai carabinieri reggiani, mentre stavano per imbarcarsi. L’uomo è stato sottoposto a fermo, su disposizione del pm Valentina Salvi, mentre la compagna e’ indagata per favoreggiamento.
L’omicidio risale a sabato 12 giugno, mentre il corpo di Iazzetta e’ stato ritrovato mercoledì nella sua casa di via Stalingrado a Reggio Emilia.
Aniello Iazzetta era stato trovato morto riverso sul letto da un vicino di casa che, preoccupato perche’ da qualche giorno non lo vedeva, era entrato nella sua abitazione. I carabinieri avevano subito ipotizzato una morte violenta: sul corpo della vittima infatti sono stati riscontrati diversi traumi al volto e anche fratture alla scatola cranica. Poi il sangue sulle pareti di casa ha fatto pensare ad una violenta colluttazione.
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Secondo la ricostruzione dei carabinieri i fatti risalgono alla serata del 12 giugno: Iazzetta era in casa con un amico e con una donna ucraina, la fidanzata del presunto assassino. Il clima sembra essere sereno sino a quando la donna non ha ricevuto una telefonata da Milan Racz, è quanto emerge dalle indagini dei militari, il quale è andato su tutte le furie e ha minacciato di raggiungere l’abitazione per picchiare Iazzetta ed il suo amico.
Il 34enne poi arrestato per l’omicidio, secondo quanto emerso dalle indagini, avrebbe colpito prima con una testata l’amico della vittima e in seguito se la sarebbe presa con il 51enne colpito a mani nude con inaudita violenza – questo il quadro accusatorio – sbattendogli la testa contro il muro vicino alla porta del bagno. Dopo, insieme alla compagna si sarebbe allontanato dalla casa della vittima. I due, ieri, sono stati rintracciati a La Spezia, nei pressi del terminal crociere, in procinto di imbarcarsi. Dentro lo zaino della donna e’ stato trovato un asciugamano sporco di sangue: secondo gli investigatori era stato utilizzato per eliminare le tracce nella casa della vittima. Un altro elemento indiziario, spiegano gli investigatori, e’ che le nocche delle mani del 34enne presentano segni di colluttazione. Non e’ ancora chiaro il movente anche se e’ certo che la reazione violenta dell’uomo sia stata innescata dalla telefonata fatta alla compagna mentre la donna era nell’abitazione di Iazzetta. La ragazza aveva incontrato il 51enne ed il suo amico in autobus e poi li aveva seguiti a casa.
Tutti gli elementi raccolti dai Carabinieri di Reggio Emilia, ieri stesso, sono stati posti all’attenzione del Sostituto Procuratore della Repubblica di Reggio Emilia Valentina Salvi che, ha emesso a carico di Racz un provvedimento di “fermo di indiziato di delitto”. Il 34enne si trova ora in carcere.
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