Il primo album dei Dafne disponibile dall’11 giugno per Apogeo Records New Generation
Anticipato dai singoli “Amore in affitto” (giugno 2020) e da “Gli occhi di Elisa” (maggio 2021), “Mosaico” racchiude esperienze e stati d’animo diversi. C’è l’amore tragicomico raccontato in “Amore in affitto”, la voglia di mettersi in gioco in “Marta non lo sa” ed ancora la riaccettazione di se stessi in “Gli occhi di Elisa”. La speranza di un mondo migliore è affidata al brano “Piombo fuso (Farah)” che trae ispirazione da un canto di resistenza palestinese. La chiusura del disco è affidata a “Yara”, una preghiera laica a tre voci. Un disco che racchiude dunque svago e riflessioni.
I Dafne debuttano nel 2015 in formazione acustica (Valerio Sirignano, voce e chitarra; Paola Cerullo, voce e percussioni; Antonio Mignacco, chitarra) con il singolo “Firenze Sa”. Segue un tour di concerti, che permette loro di fare esperienza in club e locali, esibendosi anche nei principali festival di settore (RadiciFest, Muratterra ecc.) ed in apertura ad artisti, quali Francesco Di Bella, La Maschera e Fausto Mesolella. Il 2016 è l’anno della trasformazione in elettrico e dell’aggiunta nella formazione di Simone di Feola alla batteria e Salvatore Pelliccia al basso. In quest’anno pubblicano il loro secondo singolo, “Il mio fiore”. Nel corso del 2017 la band scopre molte e diverse influenze musicali: gli arrangiamenti di matrice acustica danno spazio ad un sound molto più elettronico con la sperimentazione di nuovi strumenti.
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Il frutto di questi cambiamenti emerge nel 2018, quando arrivano in finale
per l’Apogeo Spring Contest. Questa esperienza permette a Dafne di entrare nel roster dell’etichetta discografica “Apogeo Records”, per il progetto New Generation.
Articolo pubblicato il giorno 11 Giugno 2021 - 10:58 / di Cronache della Campania