In vista della partita dell’ultimo turno del gruppo F tra Germania e Ungheria di mercoledì prossimo, il consiglio comunale di Monaco di Baviera ha richiesto che l’Allianz Arena si tinga dei colori dell’arcobaleno, a sostegno della comunità Lgbtqi+, in risposta alla legge voluta dal premier ungherese Viktor Orbàn.
La legge, approvata dal Parlamento ungherese con 157 voti a favore e 1 contrario, vieta la condivisione con minori di diciotto anni di qualsiasi contenuto che abbia riferimenti al cambio di sesso e all’ omosessualità, equiparando quest’ultima alla pedofilia. La norma è stata approvata con il sostegno del partito Fidesz e i parlamentari del partito di destra Jobbik, mentre i partiti dell’opposizione hanno deciso di boicottare la votazione come simbolo di protesta contro tale forma di discriminazione.
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Dunja Mijatovic, commissaria per i diritti umani del Consiglio d’Europa, attraverso un comunicato stampa aveva chiesto espressamente ai deputati ungheresi di non approvare tale norma, sottolineando che l’equiparazione tra pedofilia e omosessualità è una lesione della dignità della comunità Lgbtqi+. La commissaria ha affermato la necessità di “restare vigili dinanzi a simili iniziative per l’approvazione di misure che limitano i diritti umani o stigmatizzano membri della società”.
Marco Barbato
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