L’inchiesta è coordinata dalla Procura della Repubblica di Potenza e nella quale e’ coinvolto anche l’ex procuratore di Taranto, Carlo Maria Capristo.
Amara, 52 anni di Augusta è l’uomo che ha messo in ginocchio la magistratura italiana e che ha fatto scattare l’inchiesta della Procura di Milano sul cosiddetto “falso complotto Eni”: ai magistrati lombardi l’avvocato siciliano rilascio’ dichiarazioni sulla presunta loggia Ungheria.
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Le misure dell’inchiesta di stamane, eseguite dalla Guardia di Finanza, riguardano oltre all’avvocato siciliano Pietro Amara, e l’ex procuratore Capristo, anche l’avvocato di Trani Giacomo Ragno e il poliziotto Filippo Paradiso. Nei confronti di Capristo e’ stato disposto l’obbligo di dimora.
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